Finnegan Lee Elder, colpevole dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, condannato definitivamente a 15 anni e 2 mesi di carcere. Il co-imputato Hjorth sconta 11 anni ai domiciliari.
Roma – Diventa definitiva la condanna a 15 anni e 2 mesi di carcere per Finnegan Lee Elder, lo studente americano accusato di aver ucciso il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega nel luglio 2019 a Roma. La Procura generale e i difensori non hanno impugnato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello bis lo scorso 3 luglio, rendendo il verdetto inappellabile.
Elder, inizialmente condannato all’ergastolo in primo grado, ha visto la pena ridotta a 22 anni in Appello e poi ulteriormente ricalcolata a 15 anni e 2 mesi dopo il passaggio in Cassazione. Attualmente è detenuto presso il carcere di Opera.
Il coimputato, Gabriele Natale Hjorth, condannato a 11 anni e 4 mesi, sta scontando la pena ai domiciliari in una villa a Fregene. Per Hjorth sono state presentate istanze in Cassazione sia dalla Procura generale sia dai difensori, mantenendo ancora aperto un capitolo giudiziario per il suo caso.
L’omicidio del vicebrigadiere, accoltellato mentre svolgeva un’operazione in borghese, ha suscitato profonda commozione e indignazione a livello nazionale, trasformandosi in uno dei casi giudiziari più seguiti degli ultimi anni. La chiusura definitiva del procedimento contro Elder segna una svolta importante nella ricerca di giustizia per la famiglia di Cerciello Rega e per l’Arma dei Carabinieri.