È accusata di aver fatto sparire la pistola della vittima dal luogo del delitto per poi dileguarsi.
Bari – È stata arrestata stamani a Bari la donna che, la sera dello scorso 1° aprile, si trovava alla guida dell’auto su cui viaggiava Raffaele “Lello” Capriati, figura di spicco dell’omonimo clan di tipo mafioso, nella circostanza rimasto vittima di un agguato mortale a Torre a Mare. La donna dovrà rispondere di reati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, commessi con l’aggravante mafiosa. In pratica, avrebbe fatto sparire la pistola della vittima dal luogo del delitto per poi dileguarsi. L’arresto è stato eseguito dagli agenti della Squadra Mobile in esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari su disposizione della locale Dda.
Lello Capriati era stato scarcerato nell’agosto del 2022 dopo aver scontato 17 anni di carcere per l’omicidio di Michele Fazio, il ragazzo ucciso per errore da una pallottola vagante a Bari vecchia mentre tornava a casa, una delle vittime innocenti della mafia barese con cui il 15enne non aveva nulla a che fare.
Alla donna gli investigatori sono giunti a seguito delle indagini iniziate subito dopo l’uccisione di Capriati. La vittima era infatti in possesso di una pistola, caduta dal corpo ormai esanime mentre il personale sanitario stava cercando di rianimarlo. Ma l’arma è stata recuperata con abilità dalla donna, che poi si è allontanata sulla sua auto sottraendola dal luogo del delitto e impedendone il successivo ritrovamento.
Imprescindibili, per la ricostruzione dei fatti, sono state le dichiarazioni assunte dai testimoni oculari dell’accaduto. Dopo le formalità di rito, la persona destinataria del provvedimento cautelare è stata condotta in carcere.
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