In manette un italiano, che sarebbe il mandante della sparatoria costata la vita all’anziana per un tragico scambio di persona.
Roma – C’è un nuovo arresto per l’omicidio di Caterina Ciurleo, avvenuto lo scorso 23 maggio in via Don Primo Mazzolari, zona Ponte di Nona a Roma. La Squadra Mobile della Questura di Roma, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha messo le manette a un 28enne italiano, gravemente indiziato di aver ordinato l’agguato costato la vita all’anziana, la cui unica “colpa” era quella di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Nel pomeriggio di quel giorno, Caterina Ciurleo era all’interno dell’auto di un’amica quando è stata colpita da un proiettile calibro 9 esploso dagli occupanti di una Fiat 500 rossa che si era affiancata, percorrendo un tratto della carreggiata contromano, alla macchina sulla quale viaggiava la vittima. A causa delle ferite riportate la donna era deceduta al Policlinico Tor Vergata la mattina successiva.
L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile aveva da subito fatto emergere che la vittima non fosse il reale bersaglio dell’agguato in quanto i colpi, almeno 5 calibro 9, erano stati esplosi in direzione di un’altra vettura che si trovava sulla medesima carreggiata percorsa dalla deceduta.
Nell’ambito della stessa indagine, lo scorso mese di luglio la Squadra Mobile aveva arrestato un 24enne di origini rumene e di un 23enne di origini peruviane, individuati come gli occupanti della Fiat 500 rossa dalla quale erano stati esplosi i proiettili fatali alla signora Ciurleo, e quindi come autori materiali in concorso del delitto.
Ricostruita compiutamente la genesi dell’evento, la polizia ha racconto gli indizi utili a provare il concorso morale del 28enne nell’omicidio.