Omicidio Chiara Poggi: Andrea Sempio in caserma per il prelievo coatto del Dna

Dalle nuove analisi sulle tracce repertate filtra l’ipotesi di “Più ignoti”, cioè di profili genetici di più persone e non di una sola.

Milano – Giornata importante, quella di oggi, per gli sviluppi della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, a 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi per il quale Alberto Stasi sta scontando nel carcere di Bollate la condanna a 16 anni di reclusione. Mentre Stasi continua a proclamare la sua innocenza, il nuovo nome iscritto sul registro degli indagati è quello di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Oggi un ulteriore tassello nella vicenda, con il prelievo coatto del Dna: Sempio è stato in caserma per l’esame. “L’indagine del 2017 è stata frutto di una macchinazione, organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi, che clandestinamente hanno preso il Dna di Andrea”, ha detto Massimo Lovati, legale di Sempio, all’uscita dalla caserma dei carabinieri dopo il test salivare del dna.

“La Procura dice così perché qualcuno ha rimestato sotto. Il ragazzo è tranquillo perché è innocente. Non si è sottoposto volontariamente perché volevamo l’ordinanza del gip, una persona terza. Andrea è innocente, non c’entra niente. Non aveva nessun rapporto con Chiara. Nelle telefonate – aggiunge il legale – lui cercava l’amico Marco, non Chiara, non sapeva che fosse partito, altrimenti non avrebbe telefonato. Anche lo scontrino sono cose superate, già archiviate. È stato tutto frutto di una macchinazione, non vorrei che lo sia ancora dopo otto anni”. Durissima la replica del difensore di Alberto Stasi, l’avvocato Antonio De Rensis, ospite in studio di Mattino Cinque News: “Ho appena sentito qualcuno che difende il suo assistito dicendo: ‘non vorrei che fosse anche questa una macchinazione’, quindi della Procura della Repubblica”.

L’avvocato ha risposto in diretta alle parole del collega Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio che, all’uscita della Caserma Montebello di Milano dove questa mattina è stato prelevato il Dna di Sempio, ha parlato di “macchinazione”. “Queste parole sono musica per le mie orecchie – ha detto l’avvocato De Rensis – Non voglio sparare sulla Croce Rossa. Spero solo che una volta dica che è una macchinazione nostra, quello che ha detto dei difensori precedenti non mi interessa, ma soprattutto spero che queste dichiarazioni arrivino tra qualche secondo alla Procura della Repubblica, perché questa è un’accusa gravissima”.

Chiara Poggi

E dalle analisi sulle tracce repertate filtra l’ipotesi di “Più ignoti”, cioè di profili genetici di più persone e non di una sola. Tra l’altro si svilupperà il secondo profilo del Dna trovato anni fa sulle unghie di Chiara, che allora non era stato possibile profilare. Non ci sono solo due consulenze che hanno portato a ritenere che le tracce del Dna sulle e sotto le unghie delle mani siano riconducibili a Sempio, ma anche la necessità di comparare le impronte, quelle delle scarpe e quelle digitali, lasciate dall’assassino sulla scena del crimine e di sviluppare alcuni indizi, come le tre telefonate sospette e il biglietto di un parcheggio che potrebbe essere servito per la precostituzione di un alibi. Il dna, che sarà prelevato oggi, potrebbe dare una prima risposta.

Nella nuova inchiesta i Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, delegati dalla Procura di Pavia, hanno ascoltato il fratello Marco, e anche altri amici del gruppo di cui faceva parte Sempio, il 37enne di nuovo indagato per il delitto in concorso con altri soggetti o con Alberto Stasi. Il fratello Marco Poggi, come riportato dai quotidiani, è stato sentito ieri. A quanto si è appreso, gli investigatori si sarebbero recati a casa sua, nel Pavese, dove l’uomo vive. Nell’ambito delle indagini sono già stati ascoltati alcuni di coloro che, all’epoca del delitto, facevano parte della compagnia di Marco Poggi e Andrea Sempio, che conoscevano anche la vittima. Verranno inoltre riconvocate tutte le persone già sentite in passato. 

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa