Campionamenti e analisi rivelano violazioni della normativa UE sulla tracciabilità. Titolare denunciato per reato di frode in commercio.
Brindisi – I finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza stanno intensificando i controlli nel settore olivicolo e oleario nella provincia della città, attraverso un’attività di monitoraggio dell’olio posto in vendita negli esercizi commerciali del territorio e nei mercati settimanali cittadini.
Da ultimo, i militari della Compagnia di Fasano hanno eseguito un controllo ispettivo nei confronti di un esercente che aveva esposto per la vendita dell’olio pubblicizzato come “extravergine di oliva 100% italiano locale di Altamura” confezionato in latte e contenitori di plastica privi di ogni indicazione obbligatoria relativa alla tracciabilità e alle indicazioni di conservazione del prodotto.
I militari hanno quindi eseguito un campionamento del prodotto, ma dagli esami di laboratorio è emerso che l’olio conteneva valori di spettrofotometria e di acidità non conformi, nonché marcatori che indicavano come l’olio in questione fosse in realtà composto da una miscela di olio di oliva e olio di semi. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato quindi denunciato per il reato di frode in commercio.
Nel corso di un altro controllo ispettivo svolto nei confronti di un imbottigliatore di Fasano, i militari hanno sequestrato altri 391 litri di olio extravergine italiano in quanto stoccato per la successiva vendita in contenitori con etichette prive delle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa di settore, di cui al Regolamento UE n. 2104/2017 e dal Regolamento UE n. 1169/2011.