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Officina meccanica abusiva: denunciato un cittadino straniero

Diceva di fare giusto “qualche lavoretto” a qualche amico e invece aveva un giro di affari piuttosto avviato e non denunciato. Inoltre nell’officina abusiva l’uomo non smaltiva correttamente l’olio esausto delle auto riparate. Il meccanico improvvisato è stato denunciato e l’officina è stata sequestrata.

Pordenone – Le Fiamme gialle del Comando provinciale hanno scoperto e sottoposto a sequestro un’autofficina illegale, completamente sconosciuta al Fisco, gestita da un cittadino straniero, denunciato alla Procura della Repubblica del Friuli Occidentale per assenza di autorizzazioni e violazioni in materia ambientale.

Durante un ordinario controllo su strada, i Finanzieri della Tenenza di San Vito al Tagliamento hanno fermato e controllato un cittadino straniero che, alla guida di un’autovettura di proprietà di un’altra persona, sembrava stesse testando l’efficacia delle riparazioni meccaniche.

L’uomo svolgeva un’attività vera e propria senza alcun permesso

Gli iniziali sospetti, rafforzati dall’abbigliamento “da lavoro” del conducente, sono stati confermati dalla sua ammissione di fare piccoli lavori di manutenzione, in economia, alle auto degli amici. L’approfondimento della situazione ha, tuttavia, permesso alle Fiamme gialle Sanvitesi di scoprire, nei locali cantina e autorimessa pertinenti all’abitazione dell’uomo, sita nel comune di Morsano al Tagliamento (PN), al cui interno erano presenti attrezzature per riparazioni, ricambi auto, parti meccaniche e contenitori di olio e refrigeranti (nuovi ed esausti), di certo incompatibili con l’esercizio di un’attività saltuaria e non professionale.

Nelle immediate adiacenze dei locali i Militari hanno rinvenuto – identificandone i proprietari – diversi automezzi che, da successivi approfondimenti, sono risultati in “attesa di riparazioni”.

Per la natura “professionale” dell’attività e per l’assenza di ogni tipo di autorizzazione, le Fiamme gialle hanno sequestrato i locali e l’annessa attrezzatura, deferendo all’Autorità Giudiziaria di Pordenone il titolare per le violazioni alle norme ambientali, conseguenti alla inadeguata gestione dei rifiuti derivanti dalle lavorazioni meccaniche.

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