Completamente rinnovato nell’allestimento e nei contenuti, vuole essere un luogo di documentazione, memoria e analisi del fenomeno migratorio di ieri e di oggi in tutta la sua complessità.
Torino – Ha riaperto ieri il Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo di Frossasco (TO), completamente rinnovato nell’allestimento e nei contenuti.
Il Museo, nato a settembre 2006 da un’iniziativa congiunta del Comune di Frossasco e dell’Associazione Piemontesi nel Mondo con il supporto della Regione Piemonte, rappresenta un punto di riferimento per la memoria storica dell’emigrazione piemontese. Accanto all’esposizione museale riapre il Centro di Documentazione, prezioso supporto alla ricerca e alla conoscenza.
Il nuovo percorso è stato ideato dal Comitato Scientifico coordinato dal dottor Davide Rosso con la collaborazione del centro Altreitalie, e gli allestimenti sono stati progettati dallo studio Chorus.
Il Museo vuole essere un luogo di documentazione, memoria e analisi del fenomeno migratorio di ieri e di oggi in tutta la sua complessità: partendo dalla storia della migrazione di coloro che lasciarono la terra piemontese per cercare altrove il proprio futuro, lo sguardo si estende ai flussi migratori verso il Piemonte e all’attuale, nuovo esodo di migliaia di giovani piemontesi all’estero.
Il progetto fa parte delle attività della Fondazione Torino Musei che, dal 2018, alla gestione diretta dei suoi tre musei, della Fiera Artissima e del progetto Luci d’Artista, affianca un’attività di sostegno allo sviluppo alle realtà e agli enti culturali presenti sul territorio regionale. Su richiesta della Regione Piemonte, nell’ambito della riapertura del Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo, FTM ha svolto un ruolo di coordinamento, affiancando il Comune di Frossasco nella gestione degli attori coinvolti a vario titolo nel progetto.