Operazione “Saracena” dei Carabinieri coordinati dalla Dda etnea. La banda responsabile di estorsioni e traffico di droga. Diciotto le persone finite in manette.
Catania – Un nuovo blitz antimafia è stato eseguito nel Catanese, portando allo smantellamento di un’organizzazione criminale affiliata alla cosca Mazzei, a sua volta legata a Cosa nostra etnea. Il gruppo operava nei territori di Bronte, Maniace, Maletto e nelle aree circostanti. L’operazione, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Catania, ha portato all’arresto di 18 persone.
Le indagini, avviate nell’ambito dell’operazione denominata “Saracena” e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, hanno permesso di individuare anche i vertici del clan. Secondo l’accusa, la banda era coinvolta in un’estesa rete di estorsioni ai danni di imprenditori locali, oltre a gestire un fiorente traffico di droga e il controllo di diverse attività sul territorio.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nei confronti di 18 indagati tra Randazzo e Milano da oltre 200 carabinieri, contesta a vario titolo i reati di associazione mafiosa, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso. L’inchiesta si basa sulle indagini svolte dal nucleo operativo della compagnia di Randazzo, sotto il coordinamento della Dda di Catania.
L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo e coordinata da questa Procura Distrettuale della Repubblica, si è sviluppata a partire dalla fin del 2020, permettendo di ricostruire le attività illecite di un’associazione mafiosa legata al clan “Mazzei” di Catania al cui vertice, sulla base degli indizi raccolti, risulterebbe esservi Francesco Montagno Bozzone.
Il sodalizio criminale operava nei territori di Bronte, Maniace, Maletto e zone limitrofe, esercitando un controllo capillare sul territorio attraverso estorsioni, traffico di droga ed intimidazioni sistematiche. Le investigazioni, nell’attuale fase procedimentale, avrebbero permesso di individuare i referenti del clan in Eugenio Spitaleri, che avrebbe assunto la direzione dell’organizzazione su Bronte e Maletto, e in Mario Galati Rando , detto “Balilla”, per il territorio di Maniace. Inoltre, risulterebbe documentata l’operatività di un’altra articolazione del clan Mazzei, il gruppo Lo Cicero, attivo tra Adrano e Bronte e diretto da Lo Cicero Cristian.
Le indagini hanno evidenziato come l’assenza dal territorio di Catania Salvatore, arrestato nel novembre 2020 unitamente a Mario Montagno Bozzone – condannato a nove anni di reclusione per un’estorsione ai danni dell’imprenditore e attuale sindaco di Maletto, Giuseppe Capizzi – avrebbe favorito l’ascesa nel sodalizio di Eugenio Spitaleri. Quest’ultimo avrebbe consolidato il proprio ruolo di vertice, intensificando in particolare le attività estorsive ai danni di imprenditori locali ed il traffico di sostanze stupefacenti, anche grazie alla collaborazione con Mario Galati Rando.
Le attività investigative hanno evidenziato a livello di gravità indiziaria come il gruppo criminale operasse con particolari cautele per eludere le indagini, utilizzando nomi in codice, evitando di specificare dettagli nei loro incontri e ricorrendo a telefoni occasionali e SIM intestate a soggetti estranei al sodalizio. Un ruolo fondamentale nei rapporti tra il duo Spitaleri-Galati Rando e il clan Lo Cicero sarebbe stato svolto da due soggetti di Bronte, mentre con compiti prettamente esecutivi avrebbero operato Sebastiano Bontempo Scavo, suo fratello Francesco, detto “Ciccio”, Barbagallo Giuseppe, Renato Augustae Biagio Longhitano. Il gruppo sarebbe legato a Francesco Montagno Bozzone, per il tramite del figlio Santino.
Il clan Lo Cicero, invece, vedeva inizialmente ai vertici i fratelli Agatino e Cristian Lo Cicero, fino al loro arresto nel gennaio 2022, quando la leadership sarebbe passata al fratello Lo Cicero Salvatore. Il gruppo operava con una rete di corrieri e spacciatori, incaricati di garantire la distribuzione della droga sul territorio.
Inoltre, le indagini hanno permesso di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un altro gruppo criminale, attivo principalmente a Maniace che sarebbe diretto da Carmelo Conti Taguali, detto “Carbuni” con il compito di garantire i rifornimenti anche da Fiumefreddo di Sicilia. Il gruppo si sarebbe occupato del traffico di sostanze stupefacenti attraverso una rete di giovani spacciatori, inizialmente riforniti, come le indagini sembrerebbero evidenziare, da Mario Galati Randoe da suo figlio Sebastiano, poi collaborati da Gabriele Parisi .
Le investigazioni hanno anche evidenziato a livello di gravità indiziaria, episodi di intimidazione ai danni di giovani spacciatori, nonché estorsioni sistematiche a imprenditori del catanese ed un fiorente traffico di cocaina e marijuana.
Il controllo del territorio esercitato dal sodalizio sulla base delle indagini svolte, sembrerebbe capillare: in diversi episodi, dopo il passaggio delle Forze dell’Ordine, gli affiliati avrebbero chiesto ai residenti informazioni sui motivi della loro presenza, raccogliendo dettagli utili per la loro attività illecita. Le indagini avrebbero inoltre permesso di accertare quattro episodi di estorsione, commessi in particolare da Renato Augusta e Giuseppe Incognito nei confronti di imprenditori locali. Le richieste di denaro avvenivano con minacce esplicite e violenza verbale, accompagnate da riferimenti all’appartenenza al clan, con lo scopo di incutere timore e ottenere ingiusti profitti.
Nel corso delle indagini, a riscontro delle attività investigative, i Carabinieri hanno eseguito sette arresti in flagranza di reato e un deferimento in stato di libertà per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre a segnalare alla Prefettura sette acquirenti. Inoltre, sono stati sequestrati 1 kg di marijuana, 200 grammi di cocaina e 3.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Il quadro indiziario relativo alla natura mafiosa del sodalizio è stato documentato da specifiche vicende, quali, ad esempio, quella in cui Spitaleri Eugenio avrebbe imposto la propria “protezione” ad un’importante azienda attiva nel commercio delle fragole di Maletto, tentando di estendere tale imposizione ad altri imprenditori del settore attraverso richieste di percentuali sugli incassi.
Gli elementi raccolti hanno consentito a questa Procura Distrettuale della Repubblica di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania l’emissione dell’odierno provvedimento cautelare nei confronti di 18 indagati, mentre per un ulteriore soggetto la misura sarà valutata dopo l’interrogatorio preventivo previsto dalla legge. Altri 15 indagati riceveranno la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari
A seguito dell’esecuzione della suddetta ordinanza, sarà avviato il contraddittorio procedimentale, nel quale gli indagati potranno fornire durante l’interrogatorio di garanzia la propria versione dei fatti e presentare eventuali prove a loro discolpa.
TUTTI I NOMI
DESTINATARI DI ESECUZIONE DI ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
- AUGUSTA Renato, nato a Bronte (CT) il 12/11/1991,
2. BONTEMPO Calogero, nato a Bronte il 07/07/1973,
3. CATALANO Matteo, nato a Bronte il 10/12/1998,
4. CONTI TAGUALI Carmelo, nato a Bronte il 30/09/2000,
5. DI LORENZO Pasquale Alberto, nato a Nicosia (EN) il 03/11/1991,
6. GALATI RANDO Mario, nato a Bronte il 22/08/1973,
7. GALATI RANDO Sebastiano, nato a Bronte il 02/05/1992,
8. INCOGNITO Giuseppe, nato a Bronte il 25/06/1976,
9. LO CICERO Agatino, nato in Germania il 08/06/1982, 10. LO CICERO Cristian, nato ad Adrano il 01/07/1986,
11. LO CICERO Salvatore, nato a Biancavilla il 12/09/1983,
12. LOMBARDO PONTILLO Stefano,, nato a Bronte il 26/12/2001,
13. LONGHITANO Biagio,, nato a Bronte il 30/11/1973,
14. MONTAGNO BOZZONE Sebastiano, nato a Bronte il 15/06/2001, 15. RIOLO Tonino, nato a Catania il 30/06/1994,
16. SCADUTO Andrea, nato in Germania il 03/03/1988, 17. SCALISI Domenico, nato ad Adrano il 28/09/1963, 18. SPITALERI Eugenio, nato a Bronte il 06/09/1970.