Colonna (Cnpr): “Il contributo è destinato ai cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e ai genitori di bambini con meno di 3 anni”.
Roma – Introdotta per la prima volta nel 2008, negli anni ha cambiato nome ma non la sua funzione. Dalla sua nascita, la Carta Acquisti, Social Card o Carta Dedicata a te, è stata utilizzata da circa 6 milioni di cittadini per un importo complessivo di 2,2 miliardi di euro. Con l’inizio del nuovo anno, il MEF ha annunciato il rinnovo del programma Carta Acquisti. “Il contributo è destinato ai cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e ai genitori di bambini con meno di tre anni. La carta prepagata – sottolinea Felice Colonna, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – prevede un accredito di 80 euro ogni due mesi per coprire le spese alimentari, sanitarie e il pagamento delle bollette di luce e gas”.
Dal 1° gennaio 2025, i criteri di accesso sono stati aggiornati per focalizzare il sostegno su chi ne ha effettivamente bisogno. “La domanda è gratuita e può essere presentata presso gli Uffici Postali utilizzando i moduli pubblicati dal MEF. È possibile – conclude Colonna – anche richiedere l’intestazione della carta a una persona di fiducia in caso di difficoltà fisiche”. Per ottenerla occorre avere dei requisiti: oltre all’età, si deve essere in possesso della cittadinanza italiana o della cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea. o familiare di cittadino italiano, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; o familiare di cittadino comunitario, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, o cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; o rifugiato politico o titolare di posizione sussidiaria.
E ancora, i limiti dell’Isee che sono stati aggiornati: a partire dal primo gennaio 2025, il limite massimo del valore dell’indicatore Isee e dell’importo complessivo dei redditi comunque percepiti sono rispettivamente così determinati è fissato a 8.117.17 euro per gli anziani tra i 65 e i 70 anni, e per le famiglie con bambini inferiori ai 3 anni. Il limite cambia sopra i 70 anni: l’Isee rimane a 8.117,17 euro, il reddito complessivo invece deve essere inferiore a 10.822,90 euro. Limiti specifici sono poi previsti per il possesso di immobili (o di quote di immobili) ma anche dell’intestazione di utenze elettriche.