La Repubblica popolare cinese non si smentisce nemmeno quando si parla di vaccini. L’offerta americana di fornire 750mila dosi di siero a Taiwan deve essere rifiutata secondo il governo di Pechino che definisce secessionista la popolazione dell’isola indipendente
La Cina rivendica Taiwan come suo territorio di sovranità nazionale e come parte dell’integrità territoriale. Da anni Taiwan, piccola isola vicina alla costa cinese, con un governo democraticamente eletto, si dichiara indipendente dal regime di Pechino e prospera con la sua indipendenza formale diretta dalla presidente Tsai Ing-wen.
Con la Cina però non si scherza e la disponibilità di Washington a fornire 750.000 dosi di vaccino a seguito della visita di tre senatori americani a Taiwan, non è passata inosservata alla grande nazione di Xj Jinping.
La Cina ha inviato una protesta formale agli Usa per fermare ogni contatto ufficiale con Taiwan, onde evitare ripercussioni sui rapporti Cina-Usa e la destabilizzazione degli equilibri nello stretto di Taiwan a seguito dell’intervento statunitense.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha sollecitato formalmente gli Stati Uniti ad astenersi dal “mandare messaggi sbagliati alle forze secessioniste” e a rispettare il principio dell’unità cinese che, secondo il governo della Repubblica popolare, include Taiwan. Pura follia.