La polizia indaga sugli attacchi ai cantieri di San Didero e Chiomonte: centinaia di incappucciati hanno messo in atto azioni violente con bombe carta, sassi e bulloni.
Torino – La Digos è impegnata nell’identificazione degli appartenenti all’ala oltranzista del movimento No Tav, protagonisti di due assalti consecutivi ai cantieri della Val di Susa. Gli episodi si sono verificati nella notte tra sabato e domenica e tra domenica e lunedì, con azioni coordinate contro le aree di San Didero e Chiomonte.
Secondo le prime ricostruzioni, a San Didero avrebbero partecipato circa cinquanta soggetti incappucciati. I disordini, durati una mezz’ora, hanno costretto le autorità a chiudere temporaneamente l’autostrada Torino-Bardonecchia per garantire la sicurezza degli automobilisti.
Più grave la situazione a Chiomonte, dove il gruppo di manifestanti sarebbe stato composto da un centinaio di persone. Le tensioni sono proseguite per diverse ore, con il lancio di bombe carta, materiale esplodente, sassi e bulloni scagliati con fionde contro le forze dell’ordine e le strutture del cantiere. Durante gli scontri, un funzionario della Digos di Torino è rimasto ferito.
Gli investigatori stanno ora analizzando le immagini raccolte nel corso delle due notti di violenza per attribuire un volto e un nome agli attivisti responsabili. L’inchiesta punta a chiarire le dinamiche degli assalti e a individuare eventuali collegamenti tra i diversi gruppi che hanno agito.