Nuova scossa nei Campi Flegrei, la terra trema anche in Puglia (magnitudo 4.6)

A Napoli in molti hanno scelto di trascorrere la notte in auto o nei centri di accoglienza. Verifiche dei vigili del fuoco, Piantedosi a Bagnoli incontra i sindaci.

Dopo la forte scossa di magnitudo 4.4 che ha colpito Napoli e i Campi Flegrei, l’obiettivo delle autorità è il ritorno alla normalità. Tuttavia, molti cittadini hanno scelto di trascorrere la notte in auto o nei centri di accoglienza, temendo nuove scosse. Nelle ultime 24 ore oltre 170 verifiche di stabilità sono state svolte dai vigili del fuoco nelle zone di Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli. Nella notte a Bagnoli sono state evacuate per precauzione 67 famiglie da 3 palazzi, a seguito di sopralluoghi tecnici.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, giunto a Bagnoli per incontrare i sindaci, ha dichiarato: “È un momento difficile, ma lo Stato c’è”, sottolineando che al momento non vi è una prospettiva concreta di evacuazione.

Preoccupazioni e monitoraggi in corso

Anche il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha chiarito che l’evacuazione non è uno scenario attuale, ma che il Governo vuole essere pronto per qualsiasi emergenza. Intanto, le verifiche di stabilità degli edifici proseguono dopo i danni causati dalla scossa principale.

Nel tardo pomeriggio di ieri, una nuova scossa di magnitudo 3.5 ha riacceso la paura tra i cittadini, molti dei quali temono il peggioramento dello sciame sismico. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha rassicurato sulla situazione: “Abbiamo la fortuna di avere una zona fortemente controllata”.

Il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato che la Regione chiederà al Governo la sospensione dei pagamenti di mutui e contributi previdenziali per le aziende della zona colpita. Inoltre, nelle prossime settimane saranno organizzate nuove esercitazioni per migliorare la preparazione della popolazione.

Terremoto in provincia di Foggia: magnitudo 4.6, nessun danno segnalato

E mentre a Napoli continua la paura, una scossa di magnitudo 4.6 è stata registrata alle 20.37 al largo della costa garganica, in provincia di Foggia. Il sisma è stato avvertito distintamente in Puglia, Basilicata, Molise e Abruzzo, ma secondo le prime verifiche della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.

In tutto le scosse di terremoto che hanno interessato la costa garganica sono 14. Alle sette scosse registrate ieri sera, la prima delle quali alle 20.37 di magnitudo 4.7, ne sono seguite altre nella notte, fino alle 6.03 di questa mattina, tutte comprese tra 2 e 2.4 di magnitudo.

Nessun danno è stato registrato in provincia di Foggia e nel resto della Puglia, dove la scossa più forte è stata avvertita ovunque, creando solo tanta paura tra i residenti soprattutto dei comuni più vicini alla costa garganica come San Nicandro (dove le scuole sono chiuse), Lesina e Apricena. Verifiche in corso sulle strutture.

“Porre particolare attenzione alle problematiche del rischio sismico, facendo sempre riferimento alle mappe di pericolosità sismica ufficiali e alla vulnerabilità di strutture e infrastrutture”, è quanto chiede in un documento il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, alla sezione pugliese dei volontari impegnati nel monitoraggio del territorio. Le autorità continuano a tenere sotto controllo la situazione per garantire la sicurezza della popolazione nelle aree colpite dai recenti eventi sismici.

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