Al Festival dell’Economia manifestanti contro la ministra della Famiglia, che racconta “Nessuno ha impedito a nessuno di parlare”.
Trento – Un’altra contestazione alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella, questa volta “pacifica” e silenziosa. Tanto che è lei, dopo l’evento, a fare un post in cui parla della vicenda. “Oggi è andato tutto benissimo: io ho svolto l’intervento previsto al Festival dell’Economia, alcune persone che volevano protestare lo hanno fatto tranquillamente, – scrive su Fb – nessuno ha impedito a nessun altro di parlare. Dunque, al di là del fatto che la contestazione era del tutto fuori tema visto che al Festival parlavamo di natalità e chi protestava lo faceva parlando di controllo dei corpi che nessuno ha mai immaginato di attuare, è stato un esercizio di democrazia”.
Certo, aggiunge la ministra, “guardando la foto che allego a questo post, qualche dubbio sulla proporzione tra la dimensione della contestazione e il clamore mediatico che ha ricevuto, viene. Ma su questo ciascuno potrà giudicare”. Fuori dalle mura del Palazzo della Provincia, diversi manifestanti hanno protestato contro la ministra, mentre stava intervenendo all’incontro dal titolo “Riarmo demografico alla Macron oppure scelte consapevoli per le donne?” nell’ambito del Festival dell’Economia. “Via i Pro Vita dai consultori, Roccella vai a casa”: con queste parole si sono espressi i circa 30 manifestanti.
Intervistata al Festival dell’Economia di Trento Roccella ha lanciato l’idea di investire almeno 30 milioni sui ’centri per la famiglia’ che oggi sono tra i 500 e i 600 ma distribuiti in modo disomogeneo tra le Regioni. E’ nostra intenzione potenziarli dedicandoli in particolare a tre compiti istituzionali: formazione sul parental control che abbiamo introdotto con il decreto Caivano, informazioni ai genitori e anche ai nonni sulle nuove droghe e in particolare sull’emergenza fentanyl che sta cominciando a girare anche nel nostro Paese e sostegno alle donne che hanno appena avuto un figlio e che spesso sono lasciate sole e non immerse in una rete parentale che possa accompagnarle e sostenerle”.
Ma dopo gli slogan contro la ministra Roccella, un gruppo di studenti del collettivo ‘Intifada’ dell’Università di Trenti ha protestato davanti al Palazzo della Provincia in concomitanza dell’intervento di Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della ricerca. Gli attivisti del collettivo hanno esposto alcuni striscioni con scritto ‘Palestina libera’. Non si registrano tensioni con le forze dell’ordine che presidiano i luoghi dove si tengono i panel della kermesse.