Nucleare: Pichetto, entro il 2035 per garantire autonomia energetica all’Italia

Il ministro dell’Ambiente all’evento de Il Giornale: “Occorre incentivare il mix energetico e costruire un quadro giuridico completo”.

Roma – Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, ha approvato una legge delega al governo sul nuovo nucleare sostenibile. Obiettivo: disciplinare la produzione di energia attraverso i nuovi moduli, lo smantellamento delle vecchie centrali, la gestione di rifiuti e combustibile esaurito, ricerca e sviluppo su energia da fusione, riorganizzazione competenze e funzioni. E oggi Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, intervenendo all’evento “Il peso dell’Energia”, organizzato da Il Giornale, e presentato dal Direttore Alessandro Sallusti, va a fondo della questione.

“Oggi consumiamo molta energia, tutti gli analisti ci dicono che la domanda aumenterà di circa il doppio. È fondamentale, pertanto, – ha affermato il ministro – incentivare il mix energetico. Se vogliamo mantenere il benessere nel nostro Paese occorre prevedere l’utilizzo di fonti come il nucleare. A tal fine dobbiamo costruire un quadro giuridico completo e disporre di un altissimo livello di professionalità, oltre che definire quali sono le regole di installazione. La tecnologia sta avanzando a velocità inimmaginabile, mi auguro che si possa arrivare a produrre energia dal nucleare prima di 10 anni, entro il 2035. Fra 5-6 anni si farà il cosiddetto arbitrato, verificando, cioè cosa conviene di più. Favorire il nucleare di nuova generazione, significa garantire alle future generazioni di vivere in quel miracolo economico che c’è stato anni fa”.

Centrali nucleari

“E’ una completa rottura rispetto alle esperienze precedenti: guardiamo a fusione e a fissione di nuova generazione con strumenti completamenti diversi rispetto alle grandi centrali”, aveva detto Picchetto dopo l’approvazione in Cdm, spiegando che i primi reattori di nuova generazione sono previsti intorno al 2030. La delega prevede che “il governo adotti una serie di decreti legislativi, entro 12 mesi dall’entrata in vigore, per disciplinare in maniera organica l’intero ciclo di vita della nuova energia sostenibile, attraverso la stesura di un Programma nazionale: dalla sperimentazione, localizzazione, costruzione ed esercizio dei nuovi moduli al tema della fabbricazione e riprocessamento del combustibile che sarà affrontato in una visione di economia circolare”.

La delega servirà anche a “prevedere strumenti formativi e informativi, formare nuovi tecnici e figure professionali del settore, individuare benefici per i territori interessati”. Il governo “ha approvato anche un altro importante provvedimento per garantire energia sicura, pulita, a basso costo, capace di assicurare sicurezza energetica e indipendenza strategica all’Italia. Parlo ovviamente dell’energia nucleare sulla quale ora chiediamo al Parlamento di esprimersi”, ha affermato la premier Meloni. 

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