Notte di botte davanti la discoteca, scattano i provvedimenti

La rissa finisce male: vietato l’ingresso ai locali e stop al ritorno in città per quattro partecipanti individuati dopo le indagini.

Como – La polizia ha proceduto a formulare l’istruttoria che ha portato il Questore Marco Calì a firmare quattro provvedimenti amministrativi, un Dacur e tre fogli di via obbligatori, a carico di due fratelli di 17 e 20 anni residenti a Meda, del loro padre, un 42enne palermitano con precedenti di polizia per reati contro la persona, residente a Lentate sul Seveso e infine a un 31enne tunisino residente a Cermenate.

L’emissione dei provvedimenti è riferita alla posizione di quei soggetti che il 23 novembre scorso, sono stati individuati a seguito delle investigazioni portate avanti dai militari dell’Arma canturina come partecipanti alla violenta rissa, avvenuta verso l’una della notte nelle pertinenze di una nota discoteca del centro paese e che per tale reato sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.

Il 17enne di Meda, per quanto accertato e per le gravi responsabilità che gli sono state attribuite, ha ricevuto un Dacur della durata di un anno, al giovane sarà vietato l’accesso e lo stazionamento in prossimità di tutti i locali destinati all’intrattenimento e/o alla somministrazione di alimenti e/o bevande situati nel comune di Cantù, nel perimetro ricompreso tra Piazza Garibaldi, via Dante, Largo Adua, via Vergani, via Saffi, via Daverio, via Grandi, Corso Europa, via G. Da Cermenate, via Carcano, via Brambilla, via Fiammenghini, via Pietrasanta e via Annoni.

Al fratello maggiore di 20 anni e al padre dei due ragazzi invece, è stato firmato un foglio di via obbligatorio valido rispettivamente 1 e 2 anni, agli stessi sarà espressamente vietato fare ritorno nell’intero comune di Cantù per il periodo loro assegnato. Infine, un foglio di via obbligatorio valido un anno anche per il tunisino di 31 anni, che a seguito della rissa era stato soccorso dagli addetti alla sicurezza della discoteca. Tutti e quattro i soggetti sono stati sanzionati in quanto, a fronte delle risultanze accertate e come espressamente riportato su ogni provvedimento, considerate persone impermeabili ai precetti dell’autorità e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.