La paura fa novanta. Nella circolare ministeriale della direzione Prevenzione della Salute, firmata ad inizio maggio da un funzionario veterano, il segretario generale dottor Giuseppe Ruocco
La paura fa novanta. Nella circolare ministeriale della direzione Prevenzione della Salute, firmata ad inizio maggio da un funzionario veterano, il segretario generale dottor Giuseppe Ruocco:“…Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia Covid-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione...”, si vietano tassativamente autopsie e riscontri diagnostici, limitando “…L’accertamento alla sola ispezione esterna del cadavere in tutti i casi in cui l’autopsia non sia strettamente necessaria…”. Insomma soltanto ricognizioni cadaveriche perché sezionare i cadaveri è vietato. Un capolavoro di incomprensioni che ha spinto molti medici a fare diagnosi di morte assai sbrigative e sommarie. Sono diversi i casi, riportati da giornali e tv, di parenti dei deceduti con diagnosi di Coronavirus che hanno chiesto la rettifica della notizia, informando i sanitari di turno che la causa della morte era un tumore od un infarto, sbrigativamente liquidato come pandemia.
Dunque sia i medici ospedalieri che i medici di famiglia, per i deceduti in casa, si sono dovuti attenere a questa circolare che, speriamo inconsapevolmente, ha creato due danni: il primo quello di falsare l’accertamento delle cause di morte, il secondo, ancora più grave, non permettere le autopsie, che avrebbero salvato molte vite, considerando che i protocolli medici iniziali erano fondati sulla convinzione della causa polmonare e non vascolare del danno biologico da Covid-19. I meritevoli medici ospedalieri che lo avevano scoperto erano stati inizialmente redarguiti dal virologo professor Roberto Burioni.
Poi sono usciti i nuovi protocolli medici che hanno trattato con efficacia la vasculite. Finalmente linee guida non più fondate sulla sola intubazione e sui respiratori. Indicazioni chiare che dimostrano la pandemia è come una malattia curabile con i farmaci evitando l’aggravamento del paziente determinandone la guarigione. Grazie a questa inversione di tendenza la pandemia probabilmente ritornerà ad essere epidemia. Il resto potremo saperlo fra qualche tempo, fortuna permettendo.
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Sotto la circolare con la quale il ministero blocca di fatto le autopsie.
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