Sequestrate 4 aziende agricole ennesi, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. Fra gli arrestati un avvocato catanese e l’ex direttore dell’azienda silvo-pastorale di Troina.
Nicosia – Le mani sui contributi all’agricoltura e truffe per aggirare l’interdittiva antimafia. Tredici gli arresti eseguiti dai finanzieri della Tenenza di Nicosia che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Caltanissetta. Di concerto agli arresti le Fiamme gialle hanno effettuato il sequestro di beni, denaro e 4 aziende agricole ennesi, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
Contestati dalla Dda di Caltanissetta, i reati di interposizione fittizia, truffa, falso, reimpiego di capitali illeciti, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Reati commessi a Centuripe, Regalbuto, Troina, Adrano, Catania, e Randazzo.
Tra i sette destinatari della custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione denominata «Carta bianca», c’è un avvocato del Foro di Catania, l’ex direttore dell’azienda silvo-pastorale di Troina; altri sei sono stati posti ai domiciliari. Sono accusati di avere fittiziamente attribuito la titolarità delle loro aziende e di proprietà immobiliari per continuare a percepire i contributi erogati nell’ambito della Pac, aggirando così l’interdittiva antimafia a loro carico.