E’ il bilancio delle attività di contrasto al fenomeno del “falso nummario” effettuate lo scorso anno dai militari della Guardia di finanza.
Brindisi – È di oltre 21.000 euro il valore delle 638 banconote false sequestrate nell’ultimo anno dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi, a seguito di attività dirette a contrastare il fenomeno del “falso nummario”. La lotta alla criminalità economica e finanziaria e la sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento sono prerogative di legge affidate al Corpo, per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali e della fiducia del pubblico nell’utilizzo della valuta. Questo comparto di specialità è definito nell’articolo 2 del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177.
In questo contesto, l’azione investigativa della Guardia di Finanza è finalizzata a ricostruire l’intera filiera del “falso”, individuando i centri di produzione e distribuzione delle banconote contraffatte. Un supporto significativo alle indagini arriva dalle sinergie con il Centro Nazionale Analisi (C.N.A.) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente ai Reparti della Guardia di Finanza le banconote già riconosciute false, per approfondimenti investigativi volti a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi nella provincia di Brindisi.
La “classifica” delle banconote false sequestrate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi vede al primo posto il taglio da 20 euro (347 banconote per un valore di 6.940 euro), seguito da quelle da 50 euro (242 esemplari per un valore di 12.100 euro), da 100 euro (20 biglietti per un valore di 2.000 euro), da 10 euro (24 pezzi), e da 5 euro (3 esemplari). Infine, si contano 2 banconote da 200 euro.