Già rinviato a giudizio per associazione mafiosa, l’uomo per oltre vent’anni ha vinto appalti per servizi di pulizia e sanificazione presso le strutture sanitarie di Reggio Calabria.
Reggio Calabria – I finanzieri del Comando Provinciale e dello S.C.I.C.O., coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito il sequestro di beni per un valore complessivo di 6,5 milioni di euro.
L’operazione è l’epilogo di complesse investigazioni economico-patrimoniali, coordinate dalla locale Procura ed eseguite dai militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria. Le indagini riguardano un imprenditore di Reggio Calabria sospettato di essere il riferimento per storiche articolazioni territoriali della ‘ndrangheta, facilitando alla malavita il trasferimento di proventi da appalti pubblici alla criminalità organizzata.
La figura criminale dell’imprenditore è emersa nell’ambito dell’operazione “Inter Nos”, che ha visto l’arresto di 18 persone e sequestri per oltre 12 milioni di euro. L’imprenditore è stato rinviato a giudizio per associazione mafiosa, associazione per delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti e altri reati contro la pubblica amministrazione.
Le indagini hanno svelato un sistema corruttivo ben organizzato che ha permesso all’impresa dell’imprenditore di ottenere appalti per servizi di pulizia e sanificazione presso strutture sanitarie dell’A.S.P. di Reggio Calabria per oltre vent’anni. Questo sistema criminoso coinvolgeva anche altri imprenditori e funzionari pubblici corrotti, creando una “cassa comune” per pagare tangenti.
La Direzione Distrettuale Antimafia ha quindi delegato ulteriori indagini economico-patrimoniali che hanno rivelato un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall’imprenditore. La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha così disposto il sequestro dell’intero compendio aziendale di due imprese, quote di partecipazione in una società di capitali, quattro immobili, un autoveicolo e vari rapporti bancari, finanziari e assicurativi, per un valore stimato di circa 6,5 milioni di euro.