Naufragio del Bayesian, recuperato il corpo di Hannah Lynch: era l’ultima dei dispersi

Con il ritrovamento del cadavere della 19enne figlia del tycoon il bilancio definitivo della tragedia è di 7 morti.

Palermo – E’ stato recuperato dai sommozzatori il corpo di Hannah Lynch, l’ultima dei dispersi del tragico naufragio del Bayesian, il veliero del tycoon britannico Mike Lynch colato a picco nella notte di lunedì nelle acque di Porticello, vicino a Palermo.

Il bilancio finale della tragedia è quindi di 7 morti: sei occupanti del veliero e un membro dell’equipaggio. Quindici invece i superstiti. Le vittime sono Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International, 70 anni, e la moglie Anne Elizabeth Judith, l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Neda, e Mike Lynch, il magnate proprietario del veliero, rintracciato ieri dai sub impegnati da giorni nelle ricerche, con la figlia Hannah, trovata oggi. La moglie del magnate, Angela Baccares, si è invece salvata. Il membro dell’equipaggio deceduto è invece Recaldo Thomas, cuoco di bordo, trovato nei pressi dell’imbarcazione già nella mattinata del 19 agosto, poco lontano dallo yacht affondato.

Intanto emergono nuovi dettagli sulla tragedia. Dopo che il veliero è stato colpito dalla tromba d’aria, i 15 superstiti sono riusciti a salvarsi buttandosi in mare. Lo stesso avrebbero voluto fare anche alcune delle vittime: avrebbero anch’esse tentato di uscire dall’imbarcazione che stava affondando ma, sopraffatti dall’acqua entrata nello scafo non ce l’hanno fatta e sono rimaste intrappolate. I particolari emergono studiando le posizioni e i punti esatti in cui sono stati ritrovati i corpi dagli speleo sub che si sono immersi a 50 metri di profondità. Stando a quanto emerso, i cadaveri si trovavano in luoghi differenti rispetto a quelli indicati dai superstiti nelle loro testimonianze raccolte dalla capitaneria di porto e dai vigili del fuoco.

In base ai primi rilievi, sembra che il Bayesian sia affondato di prua, dove c’erano le cabine riservate all’equipaggio, per poi ribaltarsi sul fianco destro. Sulla dinamica indaga la Procura di Termini Imerese e tra le cause dell’affondamento prende corpo quella dell’errore umano. Qualcuno, come la madre della bimba salvatasi insieme alla piccola dai flutti, aveva deciso di restare sul ponte proprio a causa dell’allerta maltempo. Altri invece avevano preferito restare sotto coperta, nelle loro cabine. E qui hanno trovato la morte.

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