Natale di solidarietà: 80mila persone a tavola

Il tradizionale pranzo di Sant’Egidio ha accolto anziani, rifugiati e senza dimora in un messaggio di speranza e pace.

Roma – Il 25 dicembre è tornato a illuminarsi di solidarietà e calore umano nella basilica di Trastevere, dove dalle 13 si è svolto il tradizionale pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. La chiesa si è riempita di persone senza fissa dimora, anziani, famiglie in difficoltà e rifugiati, tra cui alcuni arrivati in Italia grazie ai corridoi umanitari, ricordando ancora una volta che sono i poveri gli amici costanti della comunità anche durante l’anno.

Durante il pranzo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha portato il saluto della città ringraziando per quello che viene fatto non solo oggi ma durante tutto l’anno per rendere Roma una città accogliente in cui nessuno sia lasciato solo o escluso, augurando che questo Natale porti speranza e pace per i tanti paesi segnati dalla guerra. Il parroco di Santa Maria in Trastevere, don Marco Gnavi, ha presentato alcuni degli ospiti, tra cui Sofia, 92 anni, che partecipa da 30 anni a questa iniziativa e testimonia con entusiasmo l’amore della comunità, e il piccolo Nidal, proveniente da Gaza, che ha imparato a memoria una filastrocca di Gianni Rodari che ripete con convinzione ricordando che ci sono cose da non fare mai né di giorno né di notte, né per mare né per terra, come la guerra.

All’appello c’erano anche persone provenienti da paesi segnati dai conflitti, come Sudan, Somalia e Afghanistan, ex senza fissa dimora che ora hanno trovato una casa, e Anoir, originario del Marocco, che ha recentemente ottenuto la cittadinanza italiana. Insieme hanno festeggiato il Natale ma anche l’idea di un futuro più felice per tutti, per una città più umana e una vita piena di sogni.

A livello nazionale sono stati 80mila i poveri accolti alle tavole di Sant’Egidio, in un Natale che non ha dimenticato gli ultimi e che, chiudendo il Giubileo della speranza, ha voluto lanciare un messaggio forte di solidarietà e pace ai tanti poveri delle città italiane e ai popoli colpiti dalla guerra nel mondo. L’iniziativa, nata nel 1982 proprio a Santa Maria in Trastevere, si è svolta anche in numerosi quartieri della capitale e in un centinaio di città italiane.

Tutte le attività sono rese possibili grazie all’impegno di volontari e al sostegno del numero solidale 45586, attivo fino al 27 dicembre. Numerose iniziative proseguono per tutto il periodo natalizio, con distribuzione di pasti e regali anche nelle carceri italiane, come Rebibbia e Regina Coeli a Roma, portando un segnale di vicinanza e cura a chi si trova in situazioni di maggiore fragilità.