Operazione antimafia a Lecce: sequestrati beni e denaro. L’azione segue l’arresto di 35 persone legate ai clan Pepe-Briganti e Gruppo Penza.
Lecce – Duro colpo al narcotraffico in Salento. Questa mattina, su mandato della Procura della Repubblica di Lecce – Direzione Distrettuale Antimafia, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Servizi Centrali Investigativi hanno eseguito sequestri preventivi contro le organizzazioni criminali locali coinvolte in traffico di droga, riciclaggio e frodi fiscali.
I provvedimenti sono il seguito di un’operazione del novembre scorso, che aveva portato all’arresto di 35 persone appartenenti alla Sacra Corona Unita (clan Pepe-Briganti e Gruppo Penza). Le indagini hanno smascherato due associazioni mafiose attive nel traffico di droga e nel reinvestimento di proventi illeciti in attività economiche locali, come pub e ristoranti.
Gli investigatori hanno scoperto cooperative e imprese intestate a prestanome, utilizzate per legittimare i guadagni illeciti e garantire stipendi ai familiari dei detenuti. Le somme di denaro venivano inoltre trasferite all’estero eludendo i controlli antiriciclaggio.
Sequestri eseguiti:
- Beni immobili e mobili: tra cui autovetture di lusso e immobili;
- Conti correnti societari: alimentati con versamenti illeciti;
- Attività commerciali: locali pubblici usati per riciclare denaro sporco.
Il valore dei beni sequestrati è sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dai soggetti coinvolti. Da qui l’azione della Polizia e della Guardia di Finanza, mirata a colpire le risorse finanziarie delle mafie locali, impedendo l’infiltrazione nell’economia legale e tutelando il tessuto sano del territorio.