Un report dei carabinieri inquadra il fenomeno: controllo delle zone strategiche della città e tariffe differenziate: per una partita di Champions al Maradona la sosta arriva a 30 euro.
Napoli – Scordiamoci il folklore del poveraccio che per sbarcare il lunario si industria a fare il posteggiatore, abusivo ovviamente, e così racimola mance e mancette. Nel capoluogo partenopeo quella che gestisce il parcheggio abusivo è una vera e propria holding che, con buona pace dell’Erario e del Comune, movimenta migliaia di euro ogni giorno, regolarmente in nero. E sulla gestione del business ha ovviamente allungato le mani la camorra.
E’ quanto emerge da un report stilato dai carabinieri di Napoli, impegnati quotidianamente in una lotta impari contro un fenomeno radicato e dilagante. Un po’ di numeri per inquadrare la portata dell’abusivismo in città. Da inizio anno le denunce sono state 323, quasi due parcheggiatori illegali al giorno, con una media di 46 denunce al mese.
La pianificazione del business è capillare, tocca i punti strategici del capoluogo e vede in campo da anni sempre le stesse persone, la maggioranza pregiudicati, una buona metà legati direttamente alla criminalità organizzata, vocate al parking abusivo per tradizione familiare. Anche le tariffe vengono opportunamente modulate in base al mezzo e alla zona: si passa da un forfait di cinque euro giornalieri per lo scooter ai dieci per l’auto. Ma i prezzi salgono e non di poco in concomitanza di eventi di grande richiamo nelle vicinanze del posteggio. È il caso dello stadio Maradona. I carabinieri hanno verificato che in concomitanza con le partite del Napoli in Champions League o di scontri al vertice in campionato, nella zona che va da Parco San Paolo fino a via Leopardi i prezzi oscillano tra i 15 e i 20 euro, arrivando addirittura a 30.
Nessuno sconto neppure per i parenti in visita al cimitero di Poggioreale dove il parcheggio costa caro e diventa un salasso il giorno dei morti. Allo stesso modo le tariffe si alzano vicino ai teatri, sul lungomare d’estate e nel fine settimana, la sera per la movida al Vomero, in centro o a Chiaia. Un business illegale che i carabinieri combattono quotidianamente con denunce, sanzioni e sequestri.
Un’industria talmente lucrosa da indurre non di rado i protagonisti a lasciarsi andare a minacce e aggressioni per difendere il proprio territorio di posteggio. Come è accaduto ad una signora napoletana residente a Posillipo che si è vista aggredire da un posteggiatore in via Caracciolo: l’uomo ha lanciato una sedia contro l’auto della donna perché a suo dire colpevole di aver di aver sostato in un posto riservato ad un altro cliente. Peccato che la sosta fosse pubblica. L’uomo, un 32enne napoletano, era stato denunciato proprio il giorno prima e per l’ennesima volta. Ai militari è bastato poco per individuarlo e segnalarlo di nuovo all’autorità giudiziaria.
Un’altra indagine di marzo, invece, ha permesso ai militari di arrestare tre persone su disposizione della Dda, gravemente indiziati di aver minacciato e aggredito il titolare di un parcheggio legale per agevolare la propria attività di parcheggiatori abusivi. Non da ultimo l’inchiesta che a giugno ha portato in carcere alcuni affiliati al clan Contini, facente parte dell’Alleanza di Secondigliano, e che ha svelato come i vertici dell’organizzazione camorristica gestissero e pianificassero, tra gli altri traffici illeciti, anche il business dei parcheggiatori abusivi.