La donna, originaria dell’Ecuador, ha avuto un malore durante l’intervento ed è deceduta all’Umberto I di Roma. La Procura apre un’inchiesta per omicidio colposo. Sequestrata la struttura, senza autorizzazione da 13 anni. Il medico ha precedenti per lesioni.
Roma – Ana Sergia Alcivar Chenche, 47 anni, originaria dell’Ecuador, è morta al Policlinico Umberto I dopo aver avuto un malore in seguito a un intervento di liposuzione eseguito in uno studio medico privato in zona Torrevecchia, alla periferia della capitale. A quanto si apprende, lo studio era sprovvisto di autorizzazione da 13 anni: l’ultima volta che aveva ottenuto una autorizzazione valida, della durata di cinque anni, correva l’anno 2007.
L’intervento di chirurgia estetica era iniziato nel pomeriggio di domenica, ma sarebbe stato interrotto a causa di complicazioni sopraggiunte durante la procedura. La paziente è stata quindi trasferita d’urgenza con un’ambulanza privata al Policlinico, dove i medici hanno tentato disperatamente di rianimarla. La donna è deceduta nella notte tra domenica e lunedì.
Inchiesta per omicidio colposo: tre gli indagati
Sulla vicenda indaga la Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco. Al momento risultano tre persone iscritte nel registro degli indagati: il medico chirurgo, l’anestesista e un infermiere presenti durante l’intervento.
Lo studio medico privato dove è avvenuta la liposuzione è stato posto sotto sequestro. Saranno le indagini dei poliziotti del commissariato Primavalle e l’autopsia a stabilire le cause esatte del decesso e se vi siano state negligenze o violazioni delle norme sanitarie.
Medico peruviano indagato
A guidare l’ambulatorio, punto di riferimento per la comunità sudamericana a Roma – come scrive Repubblica – , è il medico peruviano Jose Lizarraga Picciotti. Sui social pubblicizzava interventi a basso costo per donne di tutte le età ma anche un ristorante peruviano sulla via Prenestina con questa autodefinizione: “Il maestro del pollo alla brace”. Nel 2022 Picciotti aveva ottenuto anche il premio di peruviano all’estero.
Il medico, si legge ancora su Repubblica, proponeva interventi a prezzi stracciati, quali il trattamento con acido ialuronico e botox a 199 euro. Ora è indagato insieme all’anestesista e all’infermiera. L’ambulatorio è stato sequestrato e a quanto risulta operava senza alcuna autorizzazione da 13 anni.
Picciotti, riporta l’Ansa, avrebbe precedenti per lesioni riguardo ad interventi avvenuti nel 2006 e nel 2018: è stato denunciato da pazienti che si erano sottoposte a liposuzione e interventi di chirurgia estetica. Anche l’anestesista ha alcuni precedenti per vicende, però, non legate alla professione medica.
La Procura di Roma indaga per omicidio colposo.