Morto Luca Scatà: l’agente che fermò il terrorista della strage di Berlino Amri

Meno di 10 giorni fa il poliziotto, 35 anni, aveva sposato la fidanzata in ospedale. Meloni: “Il suo esempio sempre nei nostri cuori”.

Milano – È morto all’età di 35 anni Luca Scatà, l’agente della Polizia di Stato medaglia d’oro al Valor Civile che nel 2016 fermò il terrorista Anis Amri, in fuga dopo un attentato a Berlino, uccidendolo a Sesto San Giovanni in un conflitto a fuoco in cui rimase ferito un collega, Christian Movio (anch’egli Medaglia d’oro al Valor Civile). L’annuncio è stato dato dal sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano: “Con profonda tristezza apprendo della scomparsa di Luca Scatà, l’agente del Commissariato di Sesto San Giovanni che nel 2016 ha coraggiosamente fermato il terrorista di Berlino, Anis Amri, in piazza I Maggio, ricevendo la medaglia al Valore Civile. La sua perdita a soli 35 anni, dovuta a un tumore, ci lascia un grande vuoto. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia, ai colleghi e a tutta la Polizia di Stato. Luca, il tuo coraggio e il tuo sacrificio non saranno mai dimenticati. Riposa in pace”.

Scatà fermò il terrorista Anis Amri

Scatà aveva sposato la sua fidanzata, Miriana Tavormina, il 17 luglio, in ospedale. Sul profilo Facebook di lei c’è una foto di loro due, sorridenti, e le mani con la fede. “Un passo tu, un passo io. Cammineremo così, insieme”, aveva scritto Miriana, postando le foto del matrimonio celebrato in corsia. Il conflitto a fuoco avvenne il 23 dicembre 2016 a Sesto. Amri era giunto da Torino in fuga attraverso la Francia da 4 giorni dopo l’azione terroristica al mercatino di Natale a Berlino del 19 dicembre, in cui morirono 12 persone. L’attentato allora venne rivendicato dall’Isis. Amri, che durante un controllo stradale dei due agenti alle 3 di notte aveva estratto una pistola e sparato a Movio, ferendolo a una spalla, venne subito dopo colpito e ucciso da Scatà. 

Sui social il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, scrive: “Oggi piangiamo la scomparsa del poliziotto eroe Luca Scatà, che a soli 35 anni ci ha lasciato a causa di un brutto male. Luca ha dimostrato un coraggio straordinario quando fermò e uccise il terrorista Anis Amri, in fuga dopo l’attentato a Berlino. Il suo valore è stato riconosciuto con la medaglia d’oro al valor civile”. E aggiunge che “il suo esempio di dedizione e il suo coraggio resteranno sempre nei nostri cuori. Un pensiero sentito ai suoi cari e a tutta la Polizia di Stato. Riposa in pace, Luca”. Su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini commenta: “Una notizia che non avremmo mai voluto leggere. Buon viaggio Luca Scatà, Medaglia d’Oro al Valor Civile ed eroe in divisa che a Sesto San Giovanni fermò con coraggio e sangue freddo il terrorista islamico dell’attentato di Berlino nell’inverno del 2016. Luca, non sarai mai dimenticato. Sempre onore a donne e uomini delle Forze dell’Ordine per il loro straordinario impegno quotidiano a difesa degli italiani”.

Luca Scatà, matrimonio in ospedale

Non manca il cordoglio del ministro dell’Interno. “Provo sconcerto e dolore – scrive Matteo Piantedosi – per la prematura scomparsa di Luca Scatà, poliziotto di grande valore, insignito della medaglia d’oro al Valor Civile per aver affrontato e neutralizzato Anis Amri, un pericoloso terrorista in fuga responsabile di un terribile attentato a Berlino. Il suo coraggio e la sua dedizione rappresentano un luminoso esempio che continuerà ad ispirare tutti coloro che lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini. Rivolgo ai suoi familiari, ai suoi amici e alla Polizia le mie più sentite condoglianze”. E ancora Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno: “Fu grazie al suo coraggio e al suo alto senso del dovere che, nel dicembre di otto anni fa, il pericoloso terrorista dell’Isis Anis Amri, in fuga dopo aver compiuto il sanguinoso attentato di Berlino del 19 dicembre, fu neutralizzato durante un controllo. Sono certo che il ricordo del suo esempio resterà patrimonio della nostra comunità e rappresenterà una solida eredità per i giovani poliziotti chiamati alla sicurezza del Paese”.

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