Pablo Inga è morto giovedì pomeriggio a Bagolino. Sono già 27 i lavoratori deceduti in provincia dall’inizio dell’anno.
Brescia – E’ stata avviata un’indagine per omicidio colposo in relazione al tragico incidente avvenuto giovedì pomeriggio a Bagolino, che ha portato alla morte di Pablo Inga, un giovane di 27 anni, folgorato da una scarica elettrica mentre lavorava ad un traliccio in località Campini a Ponte Caffaro. Nel registro degli indagati sono state inserite tutte le persone della ditta per cui lavorava Inga, che ricoprono ruoli di responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro.
L’incidente è avvenuto intorno alle 15, e sono stati i colleghi di Inga, presenti sul luogo vicino a un traliccio dell’alta tensione, a dare l’allarme. Quando i soccorsi sono arrivati, il giovane era già in arresto cardiocircolatorio. Nonostante i tentativi prolungati di rianimarlo e il successivo trasporto d’urgenza in elicottero all’ospedale Civile di Brescia, il 27enne è deceduto poco dopo l’arrivo. Sul posto sono intervenuti anche un’automedica, un’ambulanza dei volontari di Ponte Caffaro e i Vigili del Fuoco.
Poiché si tratta di un infortunio sul lavoro, le indagini sono state affidate ai tecnici del servizio Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro (Psal) dell’Ast, con il supporto dei carabinieri di Salò. Secondo le prime ricostruzioni, Inga sarebbe stato folgorato da una scarica elettrica, nonostante la corrente fosse stata disattivata per precauzione, a causa di un fenomeno noto come corrente indotta.
Questo incidente si aggiunge a una lunga lista di decessi sul lavoro nel Bresciano: dall’inizio dell’anno, si contano già 27 vittime.