Morta per overdose la figlia del produttore cinematografico Sanvoisin: sequestrati i cellulari del compagno

Indagini in corso per risalire al pusher che ha venduto la dose letale alla 25enne Camilla. In casa gli agenti hanno trovato e sequestrato flaconi di metadone.

Roma, una ragazza di 25 anni, Camilla Sanvoisin, è morta nella notte tra il 14 e il 15 febbraio in un mini appartamento di un relais in via Anna Foà, nella zona della Giustiniana. Il decesso sarebbe avvenuto a causa di una probabile overdose di eroina.

A dare l’allarme è stato il compagno della giovane, Giacomo Celluprica, 35 anni, che ha chiamato il 112 intorno alle 5:30 del mattino, quando si è accorto che Camilla non dava più segni di vita. L’uomo avrebbe dichiarato alla Polizia che la sera precedente avevano fatto uso di eroina.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato e sequestrato flaconi di metadone, alcuni dei quali detenuti illegalmente da Celluprica, che era in cura presso il SerD per tossicodipendenza. Per questo motivo, il 35enne è stato arrestato e successivamente l’arresto è stato convalidato senza misure cautelari.

La Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte della ragazza. Tra le ipotesi, una dose di eroina tagliata male o l’uso concomitante di metadone, che potrebbe aver provocato un arresto cardiaco.

Parallelamente, un perito informatico analizzerà il contenuto dei cellulari sequestrati per individuare il pusher che ha fornito la dose letale alla coppia.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa