La tragedia forse causata dalle condizioni di scarsa visibilità, non si sarebbero accorti di essere molto vicini al vuoto sottostante.
Aosta – Una caduta di gruppo da un cornicione di neve, e non una valanga, alla base dell’incidente che sul Castore, vetta di 4.228 metri nel massiccio del Monte Rosa, ha provocato l’incidente in cui sono rimasti coinvolti almeno otto alpinisti spagnoli. La tragedia si è verificata a quota 4.061 metri, con un bilancio di una vittima. A causa del maltempo, l’elicottero del Soccorso alpino valdostano non ha potuto intervenire. L’allarme ai soccorritori era arrivato come incidente provocato da slavina, ma poi il Soccorso alpino valdostano (Sav) ha appurato la diversa dinamica dell’accaduto.
In discesa dalla vetta, gli alpinisti hanno raggiunto il Colle del Felik dove, probabilmente a causa della scarsa visibilità, non si sono resi conto di trovarsi vicino al vuoto sottostante. Sono finiti su un cornicione di neve che ha ceduto, facendoli precipitare sulla roccia per 150-200 metri. Il recupero è avvenuto a quota 3.900 metri. Da qui, i soccorritori del Sav e del Soccorso alpino della guardia di finanza hanno trasportato con le barelle la vittima e quattro feriti fino al rifugio Sella (3.585 metri). Gli altri tre alpinisti sono stati portati a Cervinia per fornire informazioni utili a ricostruire l’accaduto.
Il Castore è tra le mete dello ‘Spaghetti tour’, traversata alpinistica nel massiccio del Monte Rosa. Sono diversi in queste settimane i gruppi di alpinisti, spesso al seguito di guide alpine, che affrontano l’itinerario, della durata di cinque o sei giornate.