Perquisizione dei Carabinieri con il cane antidroga Aaron: sequestrati droga, bilancini e 1.300 euro in contanti. Il Gip convalida l’arresto.
Palermo – Era già noto alle forze dell’ordine e sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, ma continuava a spacciare droga dalla sua abitazione isolata nelle campagne di Monreale. Per questo motivo un uomo è stato arrestato dai Carabinieri della stazione locale con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nascosti in modo originale: erano nei contenitori degli ovetti Kinder.
I militari avevano notato comportamenti sospetti: l’uomo, rientrando dal lavoro, evitava l’ingresso principale, scavalcando sistematicamente la recinzione perimetrale della casa. L’immobile, situato in una vallata isolata e protetto da cani da guardia, era inoltre dotato di un sofisticato impianto di videosorveglianza. Tutti elementi che hanno rafforzato i sospetti degli investigatori su una possibile attività illecita.
Il blitz e il ritrovamento della droga
Durante la perquisizione domiciliare, eseguita con l’ausilio del cane antidroga Aaron, i militari hanno individuato all’interno della dispensa della cucina alcuni contenitori in plastica – del tipo utilizzato per le sorprese degli ovetti Kinder – contenenti 61 grammi di cocaina e 8 grammi di crack. Le dosi erano già preconfezionate e pronte per la vendita al dettaglio.
Oltre alla droga, i Carabinieri hanno rinvenuto bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e oltre 1.300 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
La sostanza stupefacente sequestrata è stata inviata al Laboratorio del Comando provinciale di Palermo per le analisi.
L’arresto convalidato: obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto e applicato nei confronti dell’indagato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini dei Carabinieri proseguono per ricostruire eventuali legami dell’uomo con reti di spaccio attive nel territorio di Monreale e dell’hinterland palermitano.