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Monopoli, migliora la donna ferita dall’ex che scriveva: “Non merita di vivere”

Dory è stata estubata e respira autonomamente. Intanto emergono i messaggi choc inviati dall’uomo arrestato dai carabinieri.

Monopoli – Migliorano le condizioni di Addolorata Colavitto, la donna di 35 anni di Monopoli accoltellata giovedì scorso all’alba dall’ex compagno. Anche se non è ancora fuori pericolo, è stata estubata e respira autonomamente. Nel frattempo, il gip Antonella Cafagna ha confermato il fermo dell’aggressore, Giuseppe Ambriola, a causa dell’alta possibilità di reiterazione del reato.

Intanto emergono una serie di telefonate e messaggi choc inviati dall’uomo poco dopo l’agguato sotto casa della ex. Era convinto che la donna lo tradisse e sosteneva di avere anche delle prove fotografiche sul telefonino. Al datore di lavoro, raggiunto telefonicamente alle 6.30 del mattino, avrebbe confessato: “Mi sono nascosto in macchina e appena uscita di casa l’ho accoltellata. Le ho dato tante coltellate che spero sia morta. Io poi mi ammazzo, se non mi arrestano mi ammazzo“.

L’aggressore alla madre della vittima: “Dory non meritava di vivere”

Nei verbali sono contenute anche le dichiarazioni della mamma della ragazza che racconta di aver ricevuto dall’uomo dopo il ferimento della figlia dei messaggi vocali in cui, “piangendo, diceva che era tutta colpa di Dory e voleva che lei morisse. Infine, dalle ore 06:38 alle ore 06:39 Giuseppe mi ha inviato altri messaggi di testo su WhatApp ribadendo che è stata tutta colpa di mia figlia”.

Acquisite dai carabinieri anche tre lettere firmate dall’aggressore e ritrovate nella sua casa. Ai genitori scriveva, “Lo so, potevo farmi una vita nuova, ma se Dio esiste, lui mi perdonerà. Dory non meritava di vivere”, alla suocera invece “ti auguro una morte lenta e dolorosa, pensavo che Dory cambiava stando con me, ma è peggiorata” ed anche al figlio, chiedendo che venisse dato in adozione o in una comunità.

Ai militari che, prima di fermarlo e arrestarlo, mentre vagava nei campi dell’area di servizio sulla Conversano-Castellana, lo hanno raggiunto al telefono, Giuseppe Ambriola avrebbe confessato “di aver compiuto una cazzata”, manifestando poi l’intenzione di suicidarsi.

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