Mistero in aula: sparite le foto delle vittime francesi del Mostro di Firenze

Dai plichi aperti durante l’udienza alla Corte d’Assise mancano gli scatti realizzati da Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili poco prima della morte. Documenti che potrebbero essere cruciali per ricostruire alcuni dettagli relativi agli atroci omicidi.

Firenze – Giallo alla Corte d’Assise di Firenze, dove all’apertura dei due plichi contenenti gli atti e i reperti relativi al caso del “Mostro di Firenze”, sono stati trovati soltanto un giubbotto di jeans, una maglia, una camicia e una parte di tenda canadese appartenuti a Nadine Mauriot, uccisa a colpi di pistola calibro 22 nel settembre del 1985 insieme con il fidanzato Jean Michel Kraveichvili nella piazzola di Scopeti, nella campagna di San Casciano in Val di Pesa. Nessuna traccia invece delle 17 fotografie scattate dalle due vittime nei giorni precedenti la loro uccisione, così come della macchina fotografica Nikon usata per realizzarli. Sparite, volatilizzate nel nulla.

L’apertura dei fascicoli si è tenuta alla presenza delle pm Beatrice Giunti e Ornella Galeotti e degli avvocati dei familiari delle vittime, Vieri Adriani, Gaetano Pacchi, Antonio Mazzei e Valter Biscotti. I congiunti speravano di recuperare, insieme alle fotografie, un ricordo dei loro cari. Ma al di là degli aspetti affettivi, le immagini potevano essere estremamente importanti anche in quanto avrebbero potuto fornire ulteriori dettagli sull’ultimo degli otto duplici omicidi avvenuti nelle campagne intorno a Firenze tra il 1968 e il 1985. Anche in considerazione del fatto che i protagonisti di quegli atroci fatti sono ormai tutti deceduti.

Per i delitti fu dapprima condannato, e poi assolto, Pietro Pacciani, che morì pochissimo tempo dopo l’assoluzione. Degli altri due imputati, Mario Vanni fu condannato al carcere a vita ma ebbe la pena sospesa nel 2004 per motivi di salute e morì 5 anni più tardi; Giancarlo Lotti, infine, fu condannato a 26 anni e poi scarcerato, anche lui per motivi di salute, a marzo 2002, morendo un paio di settimane più tardi.

I corpi dei due giovani francesi furono trovati lunedì 9 settembre 1985: uccisi dal “Mostro di Firenze” la sera prima in base alla testimonianza di Lotti, che disse di aver visto Pacciani e Vanni commettere l’omicidio domenica sera. Le perizie della Procura sullo stato di decomposizione dei corpi, però, sollevarono il dubbio che Mauriot e Kraveichvili potessero essere stati assassinati almeno un giorno prima, ossia venerdì o sabato.

Che fine hanno fatto gli scatti? Gli avvocati Vieri Adriani e Gaetano Pacchi fanno sapere che andranno avanti a cercare. “Le foto cercate non ci sono – ha detto Adriani – e per la Procura non si sa neppure dove siano, a causa della molteplicità dei procedimenti aperti negli anni. I plichi attualmente in disponibilità della Corte contengono solo tre indumenti femminili e il catino della tenda senza la copertura. Aspettiamo di verificare se, come accennato dal pubblico ministero, dei reperti sono confluiti nel procedimento già iscritto nei confronti di Giampiero Vigilanti. In ogni caso anche in questa occasione la giustizia non esce vincitrice”.

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