Minacce di morte per la giudice Mariano: una bara disegnata sulla sua foto

Su un ritaglio di giornale trovato in un’aula di udienza a Lecce. La gip è da oltre un anno sotto scorta.

Lecce – Nuova intimidazione nei confronti del giudice per le indagini preliminari (gip) di Lecce, Maria Francesca Mariano, già sotto scorta da oltre un anno a causa delle ripetute minacce di morte. Nell’aula dove Mariano stava presiedendo come giudice dell’udienza preliminare, è stata trovata una sua foto, ritagliata da un quotidiano locale, con una bara disegnata attorno alla sua figura, completata da croci nere.

Secondo quanto riportato dal Nuovo Quotidiano di Puglia, l’immagine sembra collegata a un’inchiesta mafiosa salentina recentemente conclusa. La foto è stata sequestrata dalla polizia e affidata agli investigatori della squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Potenza, che sta indagando sulle intimidazioni rivolte alla Mariano e alla pm della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Carmen Ruggiero. Entrambe le magistrate sono state nel mirino della criminalità organizzata negli ultimi mesi, ricevendo minacce di morte e subendo tentativi di aggressione durante gli interrogatori.

A febbraio scorso, Mariano ricevette una testa di capretto insanguinata con un coltello da macellaio conficcato e un biglietto che recitava “Così”, lasciata davanti alla porta della sua abitazione. Inoltre, le indagini hanno rivelato che un detenuto aveva simulato l’intenzione di collaborare con la giustizia solo per poter incontrare la pm Ruggiero e ucciderla durante l’interrogatorio. Questo piano, fallito, era stato orchestrato da Pancrazio Carrino, uno degli arrestati nell’operazione “The Wolf” che, nel luglio 2023, aveva portato allo smantellamento del clan Lamendola-Cantanna, affiliato alla Sacra Corona Unita (Scu). Le minacce contro Mariano e Ruggiero sono iniziate dopo che quest’ultima aveva ottenuto l’arresto di 22 persone appartenenti al clan.

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