Minacce alla procuratrice per i minori Caramanna, manifestazione di solidarietà

Palermo scende in piazza con “La casa di Giulio” per sostenere il magistrato in prima linea a tutela dei figli dei trafficanti di droga.

Palermo – Manifestazione di solidarietà per riconoscere e sostenere l’importante lavoro della procuratrice
dei minori, Claudia Caramanna, che ha recentemente ricevuto intimidazioni legate alla sua attività di contrasto alla criminalità organizzata e di tutela dei minori figli di criminali. In modo specifico quella che l’ha portata a chiedere una cinquantina di provvedimenti dopo un’operazione antidroga nel quartiere Sperone di Palermo che ha documentato il coinvolgimento di minori nelle attività illegali degli adulti. La promuove l’associazione “La casa di Giulio” che, alle 17.30 di giovedì 5, si ritroverà davanti al Tribunale dei minori palermitano, in via Principe di Palagonia, insieme alle associazioni che hanno sino a oggi aderito.

“Non possiamo stare in silenzio – afferma Francesco Zavatteri, presidente dell’associazione “La casa di Giulio” – soprattutto quando sappiamo che nelle attività criminose vengono coinvolti i nostri ragazzi. Ormai è risaputo che lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti riguarda minori, proprio quelli più vulnerabili di cui si occupa la dottoressa Caramanna, attorno alla quale vogliamo e dobbiamo essere compatti. In una città che è sempre più preda dei venditori di morte, bisogna fare sentire forte la voce dei cittadini onesti che hanno stima e fiducia in chi, ogni giorno con grandi difficoltà, cerca di fare rispettare le leggi. Partecipare è un imperativo categorico che ognuno di noi deve sentire, anche se non vive direttamente problemi del genere, quindi invitiamo anche i singoli cittadini a essere presenti”.

Claudia Caramanna

Il magistrato alla guida dell’ufficio per i Minorenni di Palermo ha trovato una lettera all’interno di un fascicolo. Da tempo è impegnata nella tutela dei bambini di mafiosi e trafficanti di droga. Un episodio simile era avvenuto un anno e mezzo fa. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza le ha rafforzato la scorta. “Devi smetterla di occuparti dei figli degli altri”, è questa la nuova minaccia a Claudia Caramanna, che da tempo è impegnata nella tutela anche dei figli dei mafiosi e dei trafficanti di droga, per i quali nei casi più gravi ha chiesto al tribunale l’allontanamento dalle famiglie. Il raid all’interno del Malaspina risale allo scorso 5 agosto. Sulla vicenda è stata avviata un’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo, coordinato dalla Procura di Caltanissetta. Già un anno e mezzo fa c’era stata un’incursione simile nella stanza del procuratore, che era stata messa a soqquadro.

“La scuola italiana e il suo ministro sono al fianco di chi combatte ogni giorno il cancro mafioso. Solidarietà al procuratore Claudia Caramanna”, è intervenuto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara in merito alle minacce ricevute dal magistrato.

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