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Milano: Una comunità per minori nella villa confiscata alla mafia

Assegnata gratuitamente in concessione per 30 anni alla Fondazione Famiglie Temporanea Accoglienza Fata Onlus di Cesano Boscone.

Milano – La villa di via Aosta a Bareggio confiscata alla mafia ospiterà una comunità educativa di accoglienza per minori. Nei giorni scorsi il Comune del Milanese, che ha acquisito il bene, l’ha assegnato gratuitamente in concessione per 30 anni alla Fondazione Famiglie Temporanea Accoglienza Fata Onlus di Cesano Boscone, che ha partecipato al bando con il “Progetto Ohana”. A breve si procederà alla firma della convenzione, dopodiché verranno effettuati alcuni lavori di ristrutturazione, a carico della Fondazione, per rendere l’immobile fruibile per il servizio che ospiterà.

“Siamo giunti al terzo bene confiscato alla criminalità organizzata e recuperato per fini sociali – afferma il sindaco Linda Colombo -. Siamo uno dei pochi Comuni del territorio che acquisisce tutti gli immobili confiscati e continueremo su questa linea fino alla fine del mandato. Come ho già avuto modo di spiegare, da un lato offriamo nuovi servizi alla popolazione, soprattutto alle fasce più bisognose, e dall’altro diamo un importante messaggio di legalità”.

La villa confiscata

Un altro appartamento confiscato alla mafia in una palazzina di via Corbettina, dedicato al ricordo di una vittima di mafia, Lea Garofalo, era stato ufficialmente assegnato sempre a Bareggio alla cooperativa Equa promotrice del progetto “Lo snodo“. Qui è stato attivato un centro polispecialistico per la cura e il benessere psicologico e uno spazio per garantire il diritto di visita e di relazione per genitori e figli. Tangram e L’Ancora sono i nomi dati ai due servizi.

Equa opera da anni a Milano e in diversi comuni della provincia, gestendo servizi per donne vittime di violenza, socio educativi e domiciliari per minori con disabilità e anche per adulti. “Sono molto soddisfatta perché, dopo “La Casa di Manu“ ricavato nell’alloggio di via 4 Novembre, siamo riusciti a riconvertire e a restituire alla cittadinanza un altro alloggio confiscato alla criminalità, che diventerà un punto di riferimento per famiglie bisognose”, aveva dichiarato il sindaco Linda Colombo in occasione della cerimonia di consegna delle chiavi dell’appartamento alla cooperativa.

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