Accoltellamento Milano

Ubriaco, mette a segno 4 rapine con accoltellamento a Milano

Una vera e propria corsa di crimini, quella di un 23enne marocchino senza permesso che, nei pressi della Stazione centrale, ha compiuto 4 rapine in tempo record, aiutandosi con un coltellino svizzero. Sei i feriti, si sospetta che l’attentatore fosse alterato.

Milano – Una città sempre più pericolosa: la violenza e il piccolo crimine raggiungono nuovi picchi nelle zone meno frequentate e lasciate allo sbando. È il caso della Stazione Centrale, zona poco sicura a causa degli accampamenti di migranti e senzatetto (a dozzine): persino di giorno. Verso le 17 di lunedì, in via Giovanni Battista Sammartini, un 23enne di origine marocchine ha compiuto una sequenza di crimini da record: quattro rapine messe a segno nel giro di mezz’ora, ferendo sei persone. Inizialmente gli inquirenti credevano in due aggressori: invece, è solo uno, eccezionalmente rapido.

L’aggressore

Si chiama Abrahman Rhasi, classe ’99, nato in Marocco. Era già noto alle forze dell’ordine: aveva rubato (sempre in stato alterato) un telefono sulla linea 90. Non poteva però essere espulso, perché richiedente asilo in Germania (e dunque, impossibile da espellere fino alla chiusura delle pratiche). Dopo il tentativo di furto con strappo, era stato portato in ospedale sia per il suo stato, che per alcune vistose contusioni. Lunedì, aveva ancora addosso il braccialetto legato a quel ricovero. Una vita randagia, dopo lo sbarco a Lampedusa, sempre in giro per i quartieri.

La dinamica dei fatti

Primo furto: verso le 17:40, nel sottopasso Mortirolo, minaccia una 39enne italiana con il coltello e le sottrae il telefono. È il turno di una cittadina salvadoregna, che in via Gluck si vede privata di cellulare e tessera ATM. Terzo furto: il rapinatore si sposta in via Sammartini, rubando a una spagnola 20 euro e ancora il telefono. Infine, in viale Brianza, ruba a una 24enne le sue carte di credito. Ma qui, non viene lasciato agire indisturbato.

Intervengono tre persone: il fidanzato della ragazza, più di un 68enne e un 58enne. Il rapinatore non esita a difendersi col coltello, ferendo gravemente il più anziano; poi si dà alla fuga, cercando di infilare, in via Venini, un’ultima rapina ai danni di una donna di 44 anni (già che c’è). Viene però arrestato da una pattuglia di motociclisti della polizia, a cui non oppone resistenza.

Tutte le vittime hanno subito ferite più o meno lievi, ma comunque curabili entro le tre settimane.

Sala: “Non c’è un’emergenza sicurezza a Milano”

I fatti hanno riacceso il dibattito sul problema della pubblica sicurezza a Milano, che sembra essere in situazione gravemente compromessa: tanto più che le aggressioni sono avvenute in pieno giorno. Un barman della zona di viale Brianza riferisce il senso di insicurezza dei residenti:

Molti di noi si chiudono dentro il localeLa sera soprattutto le rapine sono all’ordine del giorno e la situazione non sembra certo migliorare. I controlli sono pochi, le telecamera ancora meno, e non ci sentiamo tutelati. Abbiamo fatto appelli, comitati di quartiere e proteste, ma preoccuparsi solo quando vengono accoltellati dei cittadini non risolve certo il problema“.

Il sindaco Beppe Sala afferma che anche se “esiste indubbiamente un problema“, non si tratta di un’emergenza vera e propria. Promette controlli a tappeto sulle “zone calde”, specialmente quelle della movida, e chiede più agenti al ministro Piantedosi.

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