Milano: terrorismo e propaganda neonazista in chat, due misure cautelari

Ai domiciliari giovane di 18 anni, obbligo di dimora per un 20enne. Operazione della polizia meneghina con i colleghi di Cagliari e Vicenza.

Milano – Sono accusati di far parte del network terroristico russo di matrice accelerazionista denominato Aast e presente su Telegram. Questa mattina, la Polizia di Stato meneghina, con i colleghi di Cagliari e Vicenza ha dato esecuzione a due misure cautelari di obbligo di dimora e di arresti domiciliari nei confronti di un ventenne di origine rumena e di un diciottenne cagliaritano, indicati come appartenenti al gruppo suprematista e neonazista. Le indagini sono partite circa un anno fa e hanno consentito di accertare che il 18enne cagliaritano, finito agli arresti domiciliari, è “arruolato in Aast e all’interno della collegata associazione terroristica di matrice suprematista denominata The Base riconducibili al programma internazionale c.d.

L’attività investigativa ha consentito di accertare la conoscenza virtuale dei due giovani e la loro appartenenza allo stesso contesto criminale. In particolare, l’indagine ha accertato che il 18enne è stato arruolato nel gruppo Aast, all’interno della collegata associazione terroristica di matrice suprematista denominata “The Base”, entrambe riconducibili al programma internazionale “White Suprematist Extremism”, con l’obiettivo primario di compiere atti di violenza con finalità di terrorismo ed eversione per motivi di odio razziale.

È emerso che l’indagato intrattiene una fitta rete di rapporti virtuali con altri utenti di internet, tutti collegati a gruppi suprematisti, cercando di accreditarsi in questi ambienti attraverso la condivisione di contenuti propagandistici di stampo accelerazionista, nonché attraverso la commissione sul territorio di alcuni reati, che successivamente invia agli amministratori dei gruppi che frequenta.

Il giovane si è reso disponibile a dare attuazione al programma associativo nella propria città e nazione, informandosi e formandosi attraverso i percorsi di addestramento forniti dalle suddette organizzazioni sui canali Telegram dedicati. Ha cercato in rete informazioni su armi come pistole, tonfa, balestre, taser, dissuasori e tirapugni. Si è anche reso autore di una tentata estorsione aggravata, violenza sessuale e pornografia minorile nei confronti di alcune persone, tra cui una 15enne, chiedendo soldi con la minaccia di divulgare su WhatsApp immagini e video di natura sessuale che la riguardavano e costringendola a compiere in rete atti sessuali e a inoltrarli su Telegram in una chat di gruppo.

Per quanto riguarda il ventenne, l’indagine ha evidenziato la sua vicinanza al network Aast, dei cui canali lo stesso è attivo amministratore e del quale è stato addirittura nominato nuovo leader, a seguito del presunto arresto del precedente responsabile del gruppo. L’indagato, sfruttando la sua abilità da video e photo editor e mediante il costante sviluppo di un articolato network di account social, è attivamente impegnato nella promozione del gruppo mediante la creazione e diffusione di contenuti di propaganda di chiara matrice suprematista, nazionalsocialista, antisemita/negazionista e filorussa.

Il ventenne incitava i fruitori dei suoi contenuti all’uso delle armi e di esplosivi artigianali, per la cui fabbricazione gli amministratori del gruppo, con evidenti finalità addestrative, diffondono numerosi manuali, da utilizzare per compiere reati funzionali al raggiungimento dei fini del gruppo criminale, svolgendo costante attività di proselitismo e reclutamento, individuando anonimi utenti da arruolare come credenti e soldati di Aast. Questi sarebbero stati impiegati sia per azioni a basso impatto, come lo squarcio degli pneumatici contro i cosiddetti “subumani”, non bianchi, islamici e nemici della causa, sia per condotte delittuose più gravi e strutturate o per svolgere attività di propaganda e reclutamento.

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