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Milano: Liceo Parini occupato, il preside: “Dormo qui, non mi diano dell’autoritario”

La protesta degli studenti contro Meloni e Valditara. Il preside si ribella: “Fascisti!”. Poi l’ombrellata di un prof a uno studente.

Milano – Tensione al liceo classico Parini, quando questa mattina un gruppo di 400 studenti ha aderito alla proposta di occupazione lanciata dal Collettivo Rebelde, attivo nella scuola. La protesta è sia contro gli scontri studenti-forze dell’ordine avvenuti due weekend fa a Pisa e Firenze sia contro il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. A un certo punto un professore ha cercato di rompere il picchetto di studenti, colpendo uno di loro con un ombrello. Fuori dalla scuola, i ragazzi hanno poi appeso un grosso striscione con su scritto “Ministero della repressione e del merito x”. 

Solo il preside Massimo Nunzio Barrella è riuscito a entrare nell’edificio e a incontrare i rappresentanti di istituto. “Viva la democrazia, siete dei fascisti”, ha gridato poi dalla finestra. E visto che Barrella vuole evitare risse o danni e l’occupazione continuerà, ha deciso di dormire nella sua stanza al Parini. Non ha intenzione di lasciare il liceo e avverte: “Mi dicono che vogliono continuare fino a giovedì e io rimarrò presente durante tutta l’occupazione, stanotte dormirò qui. Non mi allontanerò. Avverto una grande responsabilità, sia
dell’incolumità dei ragazzi che partecipano all’occupazione, sia per infiltrati possibili che magari hanno cattive intenzioni o potrebbero abbandonarsi ad atti di vandalismo”.

Questa mattina, quando gli studenti hanno impedito l’ingresso agli insegnanti, non sono mancati momenti di tensione, come un professore che ha reagito tirando un’ombrellata. L’unico che è riuscito a entrare
è stato il preside. “Non sono stato ostacolato – racconta Barrella -. I ragazzi che hanno organizzato l’occupazione non volevano che entrasse nessuno. Io ho avuto un colloquio con gli studenti rappresentanti del Consiglio d’istituto chiedendo di far entrare almeno il personale amministrativo per le famiglie che avrebbero chiamato preoccupate. Per i docenti non sono riuscito a condurre a buon fine la trattativa e i
ragazzi che hanno deciso l’azione li hanno lasciati fuori”.

In questo momento, spiega il preside, la situazione è “molto calma”. I ragazzi che occupano “sono in aula magna e in cortile – prosegue – e so che ci sono state assemblee stamattina, che hanno proiettato un
film. Suppongo che le ragioni dell’occupazione siano le stesse di altri licei” che includono critiche al ministro Valditara, i recenti scontri tra studenti e forze dell’ordine e, più in generale, la richiesta di maggior sostegno psicologico. “Manifestare il proprio dissenso – osserva Barrella – non è negativo, il problema è impedire
ad altri di esprimere un’opinione diversa. Io non ho mai proibito di manifestare il proprio pensiero, non mi diano dell’autoritario, tant’è che non ho chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per far sgomberare e non lo farò se si comportano civilmente. Ho solo chiesto di identificare chi non è del Parini”.

Gli studenti riuniti in assemblea hanno le idee chiare: “Prendiamo posizione contro gli abusi delle forze dell’ordine che ledono il diritto costituzionale di manifestare la propria opinione. Mostriamo inoltre il nostro supporto ai 18 feriti, condannando le recenti parole della Presidente del Consiglio Meloni, secondo cui non devono scusarsi di niente”. Le ragioni della protesta includono anche critiche al ministro Giuseppe Valditara, alla “scuola individualista e competitiva” e all’alternanza scuola lavoro.

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