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Milano, la Procura apre un nuovo fascicolo sull’omicidio di Fausto e Iaio

La decisione dopo la richiesta del sindaco Sala. I due diciottenni furono uccisi il 18 marzo 1978 davanti al Leoncavallo. Il caso fu archiviato nel 2000.

Milano – La Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, ha aperto un nuovo fascicolo – per ora conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati – sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, conosciuti come Fausto e Iaio, i due diciottenni uccisi il 18 marzo del 1978 nei pressi del centro sociale Leoncavallo. La decisione è arrivata dopo la lettera inviata nei mesi scorsi dal sindaco Giuseppe Sala al procuratore, nella quale ha presentato una richiesta formale perché vengano riaperte le indagini.

Benché la matrice politica del delitto non sia mai stata formalmente provata, è probabile che l’omicidio dei due ragazzi, militanti di sinistra, sia attribuibile a elementi dell’estrema destra. Il caso fu archiviato senza un colpevole nel 2000. Per un certo periodo circolarono ipotesi che la morte dei due giovani potesse essere in qualche maniera correlata al sequestro Moro, avvenuto due giorni prima, per via di presunti collegamenti di Fausto Tinelli con il covo milanese delle Brigate Rosse di via Montenevoso, che si trova a pochi metri di distanza dall’abitazione della sua famiglia. Un altro filone investigativo riguardò il presunto coinvolgimento degli ambienti dello spaccio di droga milanese in ragione di un dossier che i due giovani avevano prodotto circa il commercio di eroina in città.

I nuovi accertamenti sono stati affidati da Viola ai pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, del dipartimento antiterrorismo. Per riaprire le indagini, archiviate negli anni scorsi senza che siano stati individuati i responsabili dell’omicidio, ci vorranno, però, nuovi elementi che portino ad una richiesta di riapertura delle indagini da parte dei pm da inoltrare all’ufficio gip.

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