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Incidente sul lavoro a Milano, operaio egiziano di 28 anni muore schiacciato da un cassone metallico

La tragedia intorno alle 9 in via Paravicini, in zona stazione Centrale. L’uomo, in Italia da due anni e regolare, lascia la moglie e una bimba.

Milano – Ennesimo incidente mortale sul lavoro. Un operaio di 28 anni di origini egiziane, Mohammed Ali Fathi Abdelghani, è rimasto schiacciato da una casaforma metallica al decimo piano di un cantiere edile. L’incidente è avvenuto intorno alle 9 di lunedì 11 dicembre in via Paravicini angolo Sammartini a Milano, dietro alla Stazione Centrale. L’operaio stava lavorando con altri colleghi nel cantiere per la realizzazione di una torre residenziale di otto piani, per un totale di 20 appartamenti, quando durante la movimentazione di una autogru la casaforma metallica si sarebbe sganciata, non dandogli scampo.

In Italia da due anni, ha sempre lavorato nell’edilizia

Mohammed era in Italia da due anni e ha sempre lavorato nell’edilizia. Da circa cinque mesi era impegnato nella costruzione della torre di via Parravicini, mentre in precedenza aveva lavorato per la stessa azienda per un altro edificio fuori Milano, sempre assunto regolarmente. Anche suo fratello lavora nel milanese come operaio edile, mentre la moglie e la figlia di tre anni sono rimaste in Egitto.

La Cgil: “L’ennesimo infortunio mortale evitabile”

“L’ennesimo infortunio mortale, l’ennesimo infortunio evitabile – ha commentato la Cgil di Milano in una nota -. L’ennesima vita spezzata da commemorare – prosegue la Cgil -. Noi siamo stanchi di commemorare uno ad uno i morti sul lavoro quando le morti andrebbero prevenute collettivamente. Non basta crescere – prosegue la nota della Cgil – non basta aumentare la ricchezza dell’area metropolitana grazie all’apertura di nuovi cantieri e al boom turistico, Milano cresce quando non lascia indietro nessuno, quando protegge le sue lavoratrici e i suoi lavoratori. Cresce quando si garantiscono misure di sicurezza adeguate e contratti regolari”.

La vittima, Mohammed Alì Fathi Abdelghani, 28 anni.

Il sindaco Sala: “Non si fa abbastanza”

Anche il sindaco di Milano Beppe Sala ha commentato il dramma: “È l’ennesima tragedia sul lavoro, continuiamo a fare richiami sulla sicurezza ma obiettivamente non si fa abbastanza. Vanno bene i protocolli, va bene tutto però c’è da fare di più sul tema della sicurezza – ha aggiunto il primo cittadino milanese -. Mi ricordo quello che abbiamo fatto a Expo che non era soltanto un protocollo ma una vigilanza continua dei lavori”. Il tema della sicurezza del lavoro “sta diventando una questione estremamente delicata e che esplode a momenti di fronte a delle tragedie – ha concluso Sala -, poi un po’ ci si dimentica ma non può funzionare così”.

De Corato (FdI): “Impiegare la polizia locale per i controlli sui cantieri”

Sull’incidente è intervenuto anche l’On. di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, che ha espresso cordoglio e vicinanza al dolore della famiglia. “Quanto accaduto – ha detto l’ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi – è un motivo in più per accelerare e intensificare l’intervento anche della Polizia Locale, dei Comuni e delle Aziende Sanitarie per quanto concerne la sicurezza nelle sedi di lavoro. E’ inutile che Sala affermi che “sulla sicurezza evidentemente non si fa abbastanza” perché il primo a non intraprendere azioni concrete è proprio lui”.

“Quando il centrodestra governava la città, per esempio con le Amministrazioni Albertini e Moratti, c’erano 12 agenti che costituivano il nucleo “Freccia 5” e monitoravano i cantieri meneghini – ricorda De Corato -. Dal 2011 in poi, tale Nucleo, come molti altri in ambito della sicurezza in città, è stato sciolto e ora il primo cittadino si lamenta! Il ruolo della Polizia Locale nei controlli dei cantieri è fondamentale“. Che ricorda: “Anni fa, quando ricoprivo il ruolo di Assessore alla Sicurezza e Polizia Locale in Regione Lombardia, stipulai un accordo con Anci, Ance e Ats, ed anche i Sindacati furono favorevoli, attraverso il quale in tutti i Comuni della Lombardia si sarebbero potuti utilizzare gli Agenti di Polizia Locale per i suddetti controlli”.

“Questi ultimi, essendo Pubblici Ufficiali, sarebbero stati in grado di controllare e verificare se tutto fosse regolare e a norma nei vari cantieri e luoghi di lavoro, con la dovuta formazione, al fine di prevenirne incidenti. Da parte dei Comuni, a cominciare dal capoluogo lombardo, non arrivò alcuna risposta o azione in merito”, conclude il deputato di FdI.

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