Piscina (Lega): “Dal Comune vergognosa accondiscendenza, si costituisca subito parte civile”.
Milano – Ennesimo atto vandalico da parte degli “ecoattivisti” di Ultima Generazione. Dieci di loro si sono accaniti stavolta contro l’Arco della Pace, imbrattandolo con una vernice utilizzando degli estintori, e srotolando nel frattempo uno striscione arancione con la scritta “Fondo Riparazione” contro la vendita di armi.
Il bel monumento neoclassico situato all’inizio di corso Sempione, la cui prima pietra fu posta nel 1807 da Napoleone, fu intitolato, appunto, alla Pace nel 1815, dopo il congresso di Vienna e la fine delle guerre napoleoniche. Gli agenti della Questura di Milano, intervenuti sul posto, hanno bloccato i vandali e li hanno portati Questura, dove sono stati identificati e denunciati. Al momento il questore sta valutando ulteriori provvedimenti.
“Dopo i diversi blocchi del traffico nelle principali arterie della città e il grande danno arrecato alla statua a cavallo di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo, oggi gli eco-vandali di Ultima Generazione hanno deciso di deturpare un altro simbolo culturale della nostra città: l’Arco della pace. La sinistra non può più tacere di fronte a queste violenze che colpiscono la città ”, commenta Samuele Piscina, Segretario cittadino della Lega e Consigliere comunale di Milano.
“È l’ennesimo danno che viene fatto da parte di questo gruppo di delinquenti, senza alcun rispetto per la cultura, per il bene pubblico, per la città e per i suoi abitanti. È da internare chi pensa di migliorare il mondo distruggendo le nostre meravigliose opere d’arte ed è pura follia che la sinistra e l’amministrazione comunale continuino colpevolmente a tacere di fronte a questi soprusi. Ricordo che né il Sindaco Sala né alcun membro della Giunta, a oggi, hanno preso posizione contro gli eco-vandali. Strizzando l’occhio ai delinquenti pseudo-green, a oggi il Comune non solo non si è costituito parte civile contro l’atto vandalico di piazza del Duomo, ma non ha preso posizione neanche contro i ripetuti blocchi del traffico che hanno creato disagi a migliaia di cittadini. Sala e la sinistra sono intenzionati a far ricadere anche i costi della pulizia dell’Arco sulle tasche dei cittadini, come già fatto per la statua del Re d’Italia?”.
“Visto che non possiamo, purtroppo, fargli ripulire con la lingua il monumento, ogni danno dovrebbe doverosamente essere ripagato dagli eco-vandali e non dagli onesti contribuenti per la benevolenza del comune nei confronti di questi delinquenti”, continua Piscina. “Sala finisca di difenderli e stia per una volta dalla parte dei cittadini, costituendosi parte civile e punendo doverosamente i vandali attraverso le aule dei tribunali. Serve una presa di posizione chiara, un esempio da parte delle istituzioni per arginare questa follia volta solo a creare danni e disagi, in attesa che le pene vengano inasprite con il carcere come chiesto dalla Lega nel nostro progetto di legge”, conclude Piscina.