La Procura meneghina ha scoperto i movimenti della banda che ha sfruttato il nome del ministro, dall’Olanda a Hong Kong.
Milano – La Procura del capoluogo lombardo indaga per associazione a delinquere, truffa e sostituzione di persona sul raggiro che ha coinvolto il gotha finanziario e imprenditoriale d’Italia sfruttando il nome del ministro della Difesa, Guido Crosetto, attraverso anche la clonazione di numeri di telefono del suo staff. I carabinieri del Nucleo investigativo coordinati dal Procuratore Marcello Viola e il sostituto Giovanni Tarzia hanno individuato almeno 2 conti correnti in Olanda e a Hong Kong che sarebbero stati utilizzati dalla banda per far transitare il denaro in Europa e all’estero.
Altri due conti, non è chiaro se gli stessi, sono stati ‘congelati’ grazie agli strumenti di cooperazione giudiziaria con l’estero attivati già la settimana scorsa anche attraverso Banca d’Italia, con ordini di investigazione europea e il regolamento Ue 1805 del 2018. Si indaga anche sul profilo dei criminali che chiedono denaro a nome di Crosetto per liberare ostaggi italiani in Medio Oriente. Gli inquirenti sono convinti che almeno alcuni dei membri della banda siano italiani ma con appoggi logistici internazionali.