Giacomo Gobbato ha cercato di sventare l’aggressione ma è stato colpito a morte. Ferito anche l’amico che era con lui. Fermato il malvivente, un 30enne di origine moldava.
Venezia – Ha cercato di difendere una donna da una rapina e si è frapposto tra lei e l’aggressore, ma è stato accoltellato e ucciso. E’ finita in tragedia la colluttazione scoppiata la scorsa notte a Mestre, costata la vita a Giacomo Gobbato, 26enne tatuatore di professione e musicista noto nella cittadina della terraferma veneziana. Un altro giovane, suo amico, è rimasto ferito. L’aggressore, un 30enne di origine moldava, è stato fermato.
L’episodio, riporta la stampa locale, è avvenuto intorno alle ore 23.00 di ieri sera, nel centrale Corso del Popolo. I due giovani hanno visto il rapinatore avventarsi sulla donna, sono intervenuti per difernderla ma il malvivente ha estratto un coltello e li ha colpiti. Rapidi i soccorsi del Suem 118, ma Gobbato è subito apparso in gravissime condizioni ed è deceduto dopo il trasporto d’urgenza all’ospedale dell’Angelo. L’amico, anche lui colpito, è rimasto ferito alle gambe ma non è in pericolo di vita.
Cordoglio immenso, “un dolore che toglie le parole”, è stato espresso su Facebook dal centro sociale “Rivolta” di Marghera, che i due giovani frequentavano.
Il Centro sociale Rivolta ha promosso una manifestazione in memoria del giovane, prevista per oggi pomeriggio alle 17 in Corso del Popolo 80, all’altezza del liceo Guggenheim. «Giacomo – scrivono gli amici – è morto perché non si è girato dall’altra parte, non ha fatto finta che tutto andasse bene, perché era un fratello generoso che quotidianamente lottava contro le ingiustizie, per un mondo più giusto e senza discriminazioni. È così che vogliamo ricordarlo, nelle sue e nelle nostre lotte, e per questo invitiamo tutt3 a vederci e stare insieme».