Un vero e proprio sequestro ad libitum effettuato da un 58enne nei confronti di una donna. Costretta a comportarsi secondo i dettami dell’uomo, ha trovato infine il coraggio di denunciarlo.
Messina – Avrebbe offeso, malmenato e limitato la libertà personale la compagna di 50 anni. In occasione di un’ultima aggressione la donna ha però trovato la forza di raccontare tutto ai carabinieri. Arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico per un uomo di 58 anni a Catania.
I militari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare del gip richiesta dalla procura per sequestro di persona e atti persecutori. La relazione tra i due sarebbe stata caratterizzata sin da subito da un comportamento morboso dell’uomo, che avrebbe rassicurato la donna di farsi carico di ogni sua esigenza e l’avrebbe convinta a licenziarsi per lavorare con lui nel suo negozio. Il 58enne avrebbe fatto “terra bruciata” intorno alla donna facendola allontanare dalle sue conoscenze.
Avrebbe anche preteso di “scortarla” dai clienti da cui si recava e in più occasioni le avrebbe chiesto di documentare fotograficamente il luogo dove si trovava e quello che stava facendo. In due occasioni il compagno le avrebbe puntato un coltello alla gola e l’avrebbe costretta poi a inginocchiarsi ed a chiedere perdono. Almeno una decina di volte la donna sarebbe stata chiusa a chiave nel negozio dell’uomo. I due si sarebbero incontrati alla fine del mese di dicembre scorso per la reciproca restituzione di alcuni effetti personali. L’ultima aggressione alla fine del dicembre dello scorso anno, quando l’uomo l’avrebbe dapprima accusata di intrattenere un’altra relazione e poi sarebbe piombato improvvisamente all’uscita del suo nuovo posto per prenderla a schiaffi.