Francesca Colombo si era presentata all’ospedale di Patti con dolori addominali ma era stata visitata e poi rimandata a casa. Sequestrate le cartelle cliniche, disposta l’autopsia.
Messina – E’ morta sabato 10 agosto all’ospedale “Barone Romeo” di Patti, in provincia di Messina, dove era stata ricoverata e poi dimessa solo poche ore prima. Ora dopo la tragedia il marito di Francesca Colombo, 62enne di Legnano, nel Milanese, ha presentato un esposto, a seguito del quale la Procura del Comune messinese ha aperto un’inchiesta.
Tutto è iniziato venerdì 9 agosto quando Francesca, che si trovava in vacanza a Librizzi, paese d’origine del marito, si era sentita male. Accusava forti dolori addominali accompagnati da vomito e il marito l’aveva accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Patti. Qui era stata visitata e sottoposta ad accertamenti, ma poi i medici avevano deciso di dimetterla con l’invito a ripresentarsi al persistere dei sintomi. Che però il giorno seguente si sono ripresentati ancora più forti. Quindi la nuova corsa al pronto soccorso dell’ospedale, dove stavolta Francesca è stata ricoverata. Dopo qualche ora, il decesso.
A seguito dell’esposto, il sostituto procuratore Antonietta Ardizzone della Procura di Patti ha avviato le indagini, condotte dai carabinieri. Le cartelle cliniche sono state sequestrate e la salma della donna si trova ora all’ospedale Papardo di Messina in attesa dell’autopsia.
L’ospedale dove è avvenuto il decesso è lo stesso finito al centro delle polemiche per nei giorni scorsi perché il personale medico aveva immobilizzato una gamba con frattura al perone usando un cartone da imballaggio e non una stecca per l’ingessatura. Vicenda costata il posto alla responsabile del Pronto soccorso e sulla quale indaga la Magistratura.