La rete gestiva il traffico internazionale di eroina, cocaina e marijuana utilizzando raffinerie e coltivazioni impiantate nel nord Italia.
Brescia – Cinque immobili, altrettante società o ditte individuali e quote societarie di un azienda operante nel settore dei carburanti, tre autoveicoli e un peschereccio, il tutto per un valore di oltre 3 milioni di euro, sono stati sequestrati in Albania dalla Guardia di finanza di Brescia. L’operazione è stata condotta dai finanzieri in collaborazione con il S.C.I.C.O. e le autorità albanesi. Nel mirino una rete di soggetti indiziati di appartenere ad un’associazione per delinquere con base in Albania e propaggini ramificate in tutto il Nord Italia, dedita all’importazione e al traffico di sostanze stupefacenti.
Il sequestro dei beni giunge dopo lunghe e complesse investigazioni che avevano già prodotto, lo scorso 26 gennaio, l’esecuzione di 43 misure cautelari emesse simultaneamente in Italia e Albania, nonché il sequestro di oltre 120 kg. di cocaina, 15 kg. di eroina purissima, 129 kg. di marijuana e 92 kg. di hashish.
I vertici dell’associazione per delinquere gestivano dall’Albania, per il tramite di propri uomini di fiducia, un traffico internazionale di sostanze stupefacenti destinate anche al Nord Italia. La cocaina veniva importata dall’Olanda in doppifondi elettronici appositamente ricavati sui mezzi gommati utilizzati per il trasporto. L‘eroina pura al 90%, veniva lavorata, per la successiva “distribuzione alla clientela”, in due raffinerie dell’organizzazione (sottoposte a sequestro da parte degli inquirenti) ubicate in provincia di Cremona e Milano. Per quanto concerne infine la marijuana, i semi venivano importati in Italia per la coltivazione in loco in due serre (anch’esse sequestrate) create all’interno di altrettante cascine site in provincia di Mantova e Modena.