Le accuse sono di accesso abusivo a sistema informatico, tentata truffa e truffa ai danni dello Stato. De Corato: conferma che lo stop deciso dal governo era necessario.
Milano – Una maxi-frode sugli Ecobonus edilizi è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Milano. Nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Milano sono emerse segnalazioni dell’Agenzia delle Entrate su crediti di imposta inesistenti su 14 mila immobili sparsi in tutta Italia e in gran parte, secondo quanto emerso dalle verifiche catastali, inesistenti. L’inchiesta è nata l’estate scorsa dalla denuncia di un noto intermediario finanziario milanese che si era trovato nel proprio cassetto fiscale crediti di imposta per 50 milioni di euro che non aveva mai richiesto.
Dalle indagini si è risaliti alle 14 mila pratiche e a una serie di imprese edili risultate essere non solo evasori totali, ma anche prive di personale per svolgere attività. Nell’inchiesta sono indagate 8 persone per accesso abusivo a sistema informatico, tentata truffa e truffa ai danni dello stato. Le fiamme gialle hanno sequestrato 284 milioni di euro in due tranche.
Truffa Ecobonus, De Corato (FdI): “Troppe frodi, lo stop deciso dal governo era necessario”
«Apprendo dalle agenzie di stampa che la Guardia di Finanza ha appena effettuato un sequestro per quasi 300 milioni di euro di crediti di imposta inesistenti per una frode sull’ecobonus. Questo conferma che lo stop voluto dal Governo Meloni tempo fa era necessario, non solo per fermare una pericolosa bolla sui lavori di ristrutturazione a carico dell’erario e quindi dei contribuenti, ma anche perché su questa, come si è visto si sono sviluppate numerose frodi (come del resto sul reddito di cittadinanza). Per fortuna che chi ha deciso questo bonus, che intossicherà i conti pubblici per diversi decenni, si definiva tecnico. Invito il Sindaco di Milano a costituirsi parte civile in merito a questa vicenda, come ha fatto oggi il Comune di Rimini». Così Riccardo De Corato, ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi e, tra le altre cose, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera.