Giallo a Cagliari: Manola Mascia trovata morta a Cala Fighera, si cerca il fidanzato

La 28enne di Quartu precipitata in mare: ipotesi caduta dalla scogliera. Ritrovato il portafogli di Paolo Durzu, ma di lui nessuna traccia. Indagini in corso.

Cagliari – Ha un nome la donna che ieri è stata trovata senza vita nelle acque di Cala Fighera, a Cagliari. Si chiamava Manola Mascia, aveva 28 anni ed era di Quartu Sant’Elena. Il cadavere della giovane è stato avvistati nella tarda mattinata di ieri, 19 marzo, da un escursionista vicino agli scogli, tra Calamosca e la Sella del Diavolo, dopo che i familiari ne avevano denunciato la scomparsa da oltre 24 ore. Sul corpo, ferite compatibili con una caduta dalla scogliera, ma le circostanze restano oscure. E un altro enigma si aggiunge: il portafogli del fidanzato Paolo Durzu, 32enne di Quartu, è stato ritrovato sugli scogli, ma di lui non c’è traccia.

La Squadra Mobile di Cagliari, coordinata dal sostituto procuratore Mario Leo, ha avviato indagini serrate per ricostruire le ultime ore di Manola. “Al momento ogni ipotesi è valida,” dichiarano gli inquirenti, privilegiando la pista di una caduta accidentale dalla scogliera impervia che sovrasta la cala. Tuttavia, il ritrovamento degli effetti personali di Durzu—un borsello con portafogli e documenti—solleva interrogativi: perché Manola aveva con sé i suoi oggetti? Era sola o con lui? E se sì, che fine ha fatto il fidanzato?

L’ultima passeggiata e il ritrovamento

Secondo le prime testimonianze raccolte dalla polizia, Manola sarebbe stata vista l’ultima volta nella zona di Cala Fighera in compagnia di un uomo, presumibilmente Durzu, con cui aveva una relazione. I due potrebbero aver intrapreso una passeggiata lungo i sentieri scoscesi della scogliera, una meta nota per la sua bellezza ma anche per i pericoli. Poi, il dramma: un escursionista ha notato il corpo galleggiare vicino agli scogli e ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la Guardia Costiera e il medico legale Roberto Demontis, che ha riscontrato sul cadavere segni compatibili con un volo dall’alto, escludendo al momento tracce di violenza esterna.

Poco dopo, sugli scogli, sono emersi gli effetti personali della giovane—tra cui uno zainetto—e il borsello di Durzu, bagnato e abbandonato. “I familiari erano preoccupati perché non era rientrata martedì sera,” racconta una fonte vicina all’indagine. La Procura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause esatte del decesso e stabilire l’orario della morte.

Ora si cerca Paolo Durzu

Le autorità hanno subito attivato motovedette ed elicotteri per perlustrare il mare e la costa, temendo che anche Durzu potesse essere caduto in acqua. Le ricerche, iniziate mercoledì e sospese in serata per le condizioni meteo avverse—forte scirocco e mare mosso—sono riprese stamattina, 20 marzo, con l’aggiunta di droni. “Stiamo battendo la zona tra Calamosca e le Terrazze,” confermano i vigili del fuoco. Ma finora, nessun esito: Durzu sembra svanito nel nulla. La sua assenza alimenta ipotesi contrastanti: è stato trascinato dalle correnti? O si è allontanato dopo un incidente?

Un giallo da risolvere

Gli inquirenti lavorano su più fronti. La dinamica più accreditata è quella di un incidente: una scivolata fatale durante una passeggiata, forse in un momento di distrazione. Ma restano domande senza risposta. Perché Manola aveva il portafogli di Durzu? Era un gesto casuale o c’è altro dietro? La polizia sta analizzando i tabulati telefonici della coppia e cercando testimoni per ricostruire i loro movimenti. “Non escludiamo nulla,” ribadisce una fonte investigativa, mentre la comunità di Quartu e Cagliari attende col fiato sospeso.

L’autopsia, prevista nei prossimi giorni, potrebbe fornire indizi decisivi. Intanto, il destino di Paolo Durzu resta il tassello mancante di un puzzle che scuote la Sardegna: una tragedia accidentale o un caso più complesso? Le indagini diranno.

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