Tra i beni sottratti a Francesco Di Filippo anche il motoscafo che ospitò il summit tra Thomas Gambino e Tommaso Inzerillo.
Palermo – Una comunità alloggio per anziani, un’impresa funebre, una rivendita di caffè, un veicolo commerciale, una porzione di villa bifamiliare sita nel comune di Carini, un natante con motore fuoribordo da 150 cv e ben 19 rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato di circa 700 mila euro. Sono questi i beni sequestrati dalla polizia a Francesco Di Filippo, classe 1978, ritenuto esponente di spicco del mandamento mafioso della “Noce” ed in particolare della famiglia mafiosa di “Cruillas”.
Il sequestro rientra nell’ambito dell’operazione “New Connection” eseguita nel 2019 dalla locale Squadra Mobile che ha portato all’arresto dello stesso Di Filippo unitamente ad altri soggetti appartenenti al mandamento mafioso di Passo di Rigano, nel quale opera con un ruolo decisivo la famiglia degli Inzerillo. Nel giugno 2021 Di Filippo è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata.
Ulteriori elementi utili a dimostrare la pericolosità sociale dell’uomo sono emersi nell’ambito dell’operazione “Padronanza”, eseguita nel 2020 dalla Squadra Mobile che ha ricostruito il ruolo di esponente di spicco del predetto nell’ambito del mandamento mafioso della “Noce” ed in particolare della famiglia mafiosa di “Cruillas”. In tale contesto, Di Filippo è stato condannato dal GUP del Tribunale di Palermo a 10 anni e 4 mesi, confermata in appello il 20 febbraio scorso, sempre per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata.
Tra i beni oggetto del sequestro odierno, ci sarebbe anche il natante a bordo del quale, il 3 agosto 2018, a largo del golfo di Mondello, avvenne l’incontro tra Thomas Gambino, figlio del mafioso americano Joseph, con il boss di Passo di Rigano Tommaso Inzerillo, Giuseppe Spatola, Calogero Christian Zito e Benedetto Militello.
Il provvedimento di sequestro a carico di Francesco Di Filippo si inquadra nell’ambito dell’attività congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Questore di Palermo di aggressione dei patrimoni accumulati da cosa nostra, in particolare nei confronti di altri esponenti di spicco del mandamento mafioso di Passo di Rigano, tratti in arresto nell’ambito della citata operazione “New Connection”.
Nel corso dell’anno 2023 sono stati eseguiti i decreti emessi dal Tribunale di Palermo sempre su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Questore di Palermo, nei confronti di:
- Tommaso INZERILLO (cl. ‘49)
- Francesco INZERILLO (cl. ’56)
- Giuseppe SPATOLA (cl. ‘75)
- Benedetto MILITELLO (cl. ‘87)
- Antonino LO PRESTI (cl. ‘86)
- Antonino FANARA (cl. ‘85)
- Alessandro MANNINO (cl. ‘60)
che hanno portato alla confisca di un ingente patrimonio costituito da 7 imprese, un immobile, 9 autovetture, 17 rapporti finanziari, una quota pari al 50% del capitale di società a responsabilità limitata, per un valore complessivo stimato di circa 2.000.000 di euro.
Tra i beni confiscati si segnala, in particolare, l’impresa “KARTON PLASTIK” riconducibile a Francesco INZERILLO, nonché l’impresa “EDIL DECOR” riconducibile a Alessandro MANNINO . Con i medesimi provvedimenti il Tribunale di Palermo ha applicato nei confronti dei suddetti soggetti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.