E’ divenuta definitiva la confisca dei beni dell’imprenditore di Cinisi, deceduto due anni fa, già condannato per associazione mafiosa.
Palermo – È divenuto definitivo, a seguito del rigetto del ricorso in cassazione, il decreto di confisca definitiva dei beni di Andrea Impastato, deceduto nel 2022, per un valore complessivo stimato di oltre 150 milioni di euro.
Le indagini patrimoniali, avviate dalla Polizia, hanno permesso di ricostruire il patrimonio illecito di cui Impastato risultava poter disporre direttamente o indirettamente, un impero economico sproporzionato rispetto al suo profilo economico, composto da numerose imprese operanti nei settori dell’edilizia, dei trasporti, dell’estrazione del materiale da cava, del turismo, nonché da numerosi beni immobili.
Impastato era figlio di Giacomo, detto “u sinnacheddu”, esponente mafioso di spicco della famiglia di Cinisi, in costante relazione con i noti Badalamenti, e fratello di Luigi, già indiziato mafioso ed ucciso a Palermo a colpi d’arma da fuoco nel corso di un agguato il 22 settembre 1981. Il 2 ottobre 2002 Impastato veniva arrestato per associazione per delinquere di stampo mafioso. La Squadra mobile di Palermo aveva fatto emergere una serie di contatti dell’indagato, sia personali che economici, con numerosi personaggi di spicco di Cosa Nostra, quali Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo.
In data 8 giugno 2005, Impastato è stato condannato dalla Corte d’Appello di Palermo alla pena di 4 anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, e libertà vigilata per 1 anno. Successivamente sono scattate le misure di prevenzione personale e patrimoniale con il sequestro dell’ingente patrimonio, divenuto oggetto di confisca.
Tra i beni che diventano proprietà dello Stato, emergono numerose unità immobiliari, una cava, beni agricoli tra cui numerosi appezzamenti di terreno nelle provincie di Palermo e Trapani, complessi industriali di oltre 50 mila mq, una grossa struttura alberghiera in una località di elevato interesse turistico (San Vito Lo Capo), e numerose società, attive nei settori del turismo, commercio, edilizia e trasporti, oltre a rapporti bancari e finanziari.