Mafia, colpo al clan Arena: trenta arresti a Catania per armi e droga

Operazione “Terzo capitolo”: smantellata dalla polizia una fiorente piazza di spaccio di cocaina, crack, marijuana e della nuova droga sintetica skunk.

CataniaDuecento agenti in azione e trenta tra spacciatori, vedette e “soldati” al soldo del clan Arena finiti in manette. Il blitz scattato all’alba ha messo nel mirino una grossa piazza di spaccio gestita dalla criminalità che riforniva il capoluogo etneo di cocaina, crack, marijuana e della nuova droga sintetica skunk. Ma oltre al traffico e allo spaccio della droga, il clan si occupava anche delle armi e disponeva di un arsenale da guerra.

Giunta al termine di un’indagine condotta dalla polizia e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, l’operazione di oggi, denominata “Terzo capitolo”, ha disposto misure cautelari per trenta persone a vario titolo indagate per associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi da fuoco, anche da guerra, spaccio di vari tipi di droga.

L’organizzazione smantellata questa mattina era perfettamente strutturata e gestiva una piazza di spaccio protetta dal continuo controllo territoriale di vedette che si tenevano in contatto fra loro con l’uso dio radio per avvertirsi dei movimenti sia lungo il perimetro dell’area che quando qualcuno accedeva alla zona dello dello spaccio.

Procedendo con sistemi di intercettazione e videosorveglianza – una delle telecamere nascoste era stata piazzata di fronte al palazzo che funzionava da base operativa del gruppo – gli investigatori hanno ricostruito le responsabilità dei vari soggetti indagati ai vari livelli dell’organizzazione riuscendo ad identificare le vedette, i responsabili del reclutamento e del coordinamento delle attività di controllo dell’area, gli spacciatori addetti alla piazza con le distribuzione dei tipi di droghe, i fornitori, gli addetti al traffico delle medie e delle grandi quantità, i “soldati” addetti alla sicurezza del territorio e delle attività, gli armieri. un sistema quasi militare nel quale gli inquirenti ritengono di poter identificare le singole responsabilità e il vertice mafioso.

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